Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:52 min.
Etichetta:Rock Of Angles Records

Tracklist

  1. KING OF THE HILL
  2. HEAVEN OR HELL
  3. PERFECT STORM
  4. BREATHLESS
  5. STILL IN LOVE
  6. BABYLON
  7. HERO
  8. GAMES OF WAR
  9. EASIER SAID THAN DONE
  10. I DON’T CARE
  11. DRIFTING AWAY
  12. ENDS WITH ME

Line up

  • Peter Tenning: vocals
  • Ulf Andersson: guitar
  • Henrik Lundberg: bass
  • Daniel Granlund: drums

Voto medio utenti

Lo ammetto … avendo appreso che nei Volster suonano due ex-Masquerade (Henrik Lundberg e Ulf Andersson), nutrivo la malcelata speranza di ritrovare nel loro debutto la magnificenza di “Masquerade” e “Surface of pain”.
Purtroppo in “Perfect storm” non troviamo né la cromata purezza melodica del primo, né l’equilibrio “contaminato” del secondo (che molti criticarono, a onor del vero …), mentre, se vogliamo, siamo più prossimi al mood di lavori come “Flux” e “In disguise”, dignitosi tentativi di “cerchiobottismo” musicale.
Per chi non fosse a conoscenza di tali precedenti, diciamo che abbiamo a che fare con un heavy-rock infarcito di buoni spunti melodici, che attinge in parti uguali dal (post)grunge e dall’hard-rock, in una miscellanea che tenta di far convivere Ozzy Osbourne, Alter Bridge e TNT.
Il risultato è complessivamente abbastanza godibile, alterna il groove poderoso di “King of the hill”, “Heaven or hell”, “Games of war” (parecchio Ozzy-esca) e “Ends with me”, alle armonie maggiormente “aperte” della title-track, "Breathless” e dell’eccellente “Easier said than done”, per finire con il condire il tutto con un tocco esotico, come accade nella pulsante “Babylon”, o sfociare nei caleidoscopici terreni dell’hard-blues, solcati con passo sicuro nella pregevole “Still in love” e con una leggera claudicazione nella meno efficace “Drifting away”.
Un discreto lavoro realizzato da un gruppo di buon valore, insomma, che se vorrà conseguire una vera espugnazione della sfera sensoriale dei rockofili dovrà necessariamente aumentare il grip emozionale delle sue composizioni e magari acquisire anche un pizzico di superiore personalità … di questi tempi, più facile a dirsi che a farsi, ma visto il pedigree dei Volster, perché non sperarci?
Recensione a cura di Marco Aimasso

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