Copertina SV

Info

Anno di uscita:2018
Durata:135 min.
Etichetta:Minstrel Hall Music

Tracklist

  1. OVER THE RAINBOW
  2. SPOTLIGHT KID
  3. I SURRENDER
  4. MISTREATED (DEEP PURPLE COVER)
  5. SINCE YOU'VE BEEN GONE (RUSS BALLARD COVER)
  6. MAN ON THE SILVER MOUNTAIN/WOMAN FROM TOKYO (DEEP PURPLE COVER)
  7. 16TH CENTURY GREENSLEEVES
  8. SOLDIER OF FORTUNE (DEEP PURPLE COVER)
  9. PERFECT STRANGERS (DEEP PURPLE COVER)
  10. DIFFICULT TO CURE
  11. ALL NIGHT LONG
  12. CHILD IN TIME (DEEP PURPLE COVER)
  13. STARGAZER
  14. LONG LIVE ROCK'N'ROLL/LAZY (DEEP PURPLE COVER)
  15. CATCH THE RAINBOW
  16. BLACK NIGHT (DEEP PURPLE COVER)
  17. CARRY ON JON (BLACKMORE'S NIGHT COVER)
  18. TEMPLE OF THE KING
  19. SMOKE ON THE WATER (DEEP PURPLE COVER)
  20. WAITING FOR A SIGN

Line up

  • Ritchie Blackmore: guitar
  • Ronnie Romero: vocals
  • Jens Johansson: keyboards
  • Bob Nouveau: bass
  • David Keith: drums
  • Candice Night: backing vocals
  • Lady Lynn: backing vocals

Voto medio utenti

Il recente "Memories In Rock (Live In Germany)" aveva lasciato - a ragione - l'amaro in bocca ai tanti fan di Ritchie Blackmore, in attesa da anni di un'annunciata reunion dei suoi amati Rainbow che si sono però ritrovati davanti a una band sulla carta eccezionale, ma "glaciale" e a dir poco rigida sul palco.

Ecco allora che l'ex-Deep Purple (che è un imprenditore di tutto rispetto ancor prima che un musicista superlativo) esce oggi con questo "Memories In Rock II" che, diciamolo, ci fa tirare un bel respiro di sollievo - merito, forse, del più familiare pubblico inglese.

La scaletta non è lontana da quella del sopraccitato "Memories In Rock (Live In Germany)": è più corposa, a mio avviso più equilibrata tra brani dei Deep Purple - che non possono di certo mancare - e dei Rainbow, e Blackmore e soci - udite, udite - sembrano addirittura divertirsi.

Di Ronnie Romero (nomen omen) e del suo talento si è già detto tutto, di Jens Johansson ho una stima incommensurabile (qui giustificata dal clamoroso assolo in "Difficult To Cure"), David Keith non è Ian Paice ma dimostra di saper stare al suo posto (come in "Black Night", pazienza per il taglio di capelli) e Bob Nuoveau sta costantemente in secondo piano (e probabilmente va bene così).

Che dire infine di Ritchie Blackmore? Gli anni passano per tutti, c'è poco da fare, ma in pochi imbracciano la chitarra come lui, elettrica o meno (ascoltate "Carry On Jon"), impossibile negarlo.

Se la nuova "Waiting For A Sign" doveva essere la chicca di questa release, è nel bonus DVD che ho trovato di che gioire, con oltre 80 minuti di interviste ai vari membri della band, un bel "dietro le quinte" che non potrà che trovare il favore degli amanti della storica formazione inglese.

Chapeau.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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