Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2017
Durata:60 min.
Etichetta:Black Widow Records

Tracklist

  1. CRY YOUR EYES OUT
  2. FACE TO FACE
  3. BAD MOOD
  4. LEAVES
  5. LOSIN’ TIME
  6. SIN’S A GOOD MAN’S BROTHER
  7. BEAUTIFUL BASTARD
  8. CARRIED BY THE WIND
  9. HERE IS NOWHERE
  10. IF I’M IN LUCK I MIGHT GET PICKED UP
  11. WINDBLOWN
  12. MIDNIGHT (BONUS TRACK)

Line up

  • Monica Sardella: vocals
  • Lucio ‘Swan’ Calegari: guitars, vocals
  • Vincenzo ‘Ciaccia’ Ferrari: bass
  • Alessandro Fantasia: drums
  • Sergio Battaglia: sax on “Face To Face”, “Beautiful Bastard”
  • Samuele Tesori: flute on “Here Is Nowhere”
  • Paolo ‘Apollo’ Negri: Hammond, electric piano, mellotron, moog on “If I’m In Luck I Might Get Picked Up”

Voto medio utenti

In epoche di prepotenti (e talvolta un po’ posticci …) “ritorni di fiamma” per le radici blues dell’hard-rock, accolgo con enorme piacere il ritorno degli Electric Swan di Lucio Calegari, un musicista straordinario per sensibilità e vocazione, che già con i favolosi Wicked Minds ha fornito ampia testimonianza di quanto attitudine e background siano fondamentali per approcciarsi in maniera vitale e proficua a generi così codificati, sfruttati e amati.
Windblown”, terzo capitolo di una discografia di notevole livello, è ancora una volta un’opera grondante di feeling e forza espressiva, a cui i piacentini affidano tutta la loro passione per il roots-rock americano (compreso funky e soul), innervandolo di elettricità, immaginazione e di dosi imponenti di tangibile pathos.
Ribadire con decisione che da queste parti non troverete l’ombra di fastidiose sofisticazioni, diventa ancor più doveroso per distinguere i nostri da ogni eventuale parvenu dell’old-fashioned, ma credo altresì che sia sufficiente prendere contatto con la voce duttile e intensa di Monica Sardella, le suggestive colorazioni chitarristiche allestite da Calegari, le frementi pulsazioni ritmiche prodotte da Vincenzo Ferrari e Alessandro Fantasia e con tutte le brillanti composizioni presenti nella raccolta per rendersi conto istantaneamente che qui non si tratta di un’infatuazione superficiale e opportunistica per certi suoni.
Passionalità, talento e un gusto innato per le strutture armoniche vibranti ed evocative finiscono così per essere incapsulate in una dozzina di canzoni di grande efficacia, in cui la “menzione d’onore” diventa davvero un fatto puramente soggettivo … ci sono le scosse incandescenti di “Cry your eyes out”, il mood avvolgente e accattivante di “Face to face” (un brano molto “cinematografico” …), la liquida fisicità di “Leaves”, l’iridescenza dello strumentale “Beautiful bastard” (impreziosito dall’eccellente prova di Sergio Battaglia al sax …) o ancora il lirismo languido di “Here is nowhere” … a voi scegliere quale sfumatura del programma vi sollecita maggiormente i sensi, consapevoli che la soluzione migliore sarebbe godere dell’albo nella sua interezza senza impegnarsi in inutili tentativi di selezione.
Se poi volete appurare in maniera esplicita il modo in cui gli Electric Swan si confrontano con la Storia del rock, ecco “Sin’s a good man’s brother” dei Grand Funk Railroad, un’entusiasmante versione di “If I’m luck I might get picked up” di Betty Davis e “Midnight” dei T. Rex, riletture di enorme pregio, capaci di conciliare spontaneità, devozione e inventiva.
Non c’e trend “retrò” o nostalgia che tenga … le emozioni “vere”, per fortuna, sono ancora in grado di travalicare le logiche di mercato e le pastoie temporali e “Windblown” è una lampante dimostrazione di tale assioma.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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