Copertina 7

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2005
Durata:47 min.
Etichetta:Inside Out
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ALONE
  2. STAY
  3. HURRICANE
  4. FLY
  5. IF
  6. BEBOP
  7. HONESTY
  8. OPEN MY EYES
  9. FREEDOM
  10. GET AWAY
  11. SOONER OR LATER
  12. MUDD
  13. BAM

Line up

  • Doug Pinnick: bass,vocals
  • Ty Tabor: guitars
  • Jerry Gaskill: drums

Voto medio utenti

"Ogre tones" è il disco della ritrovata vena compositiva, sonora e vocale dei King's X, la stessa che ha contraddistinto il loro trademark in capolavori come "Gretchen goes to Nebraska", "Out of the silent planet" e "Faith, hope and love", merito di un ritrovato affiatamento aggiunto alla solita abilità del trio di saper fondere rock, funky, blues, psichedelia, hard rock e pop con intrecci melodici corali che gli hanno fatto guadagnare il titolo di "Beatles del metal". La solida produzione, curata da Michael Wagener (Queen, Extreme, Alice Cooper) rafforza ed esalta al meglio le doti dei tre (peraltro già ampiamente testate anche nei loro progetti solisti), si tende a puntare su brani più accessibili e di primo impatto oltre a lyrics che fanno della sintesi il punto di forza del loro songwriting, come accade nella dirompente "Alone" (Noone should be made to feel alone), "Fly" ("No matter what you do, always somebody who doesn't like it") che recupera le strepitose melodie corali del quartetto di Liverpool, torna l'ispirazione anche nella delicata acustica "Honesty" ("Honesty can kill", cantata da Tabor), nella più intensa "Get away" ("Hey God, just watched the news tonight, why are you people so fucking mean") con un prezioso e delicato lavoro di percussioni e linee vocali e nella soffice "Mudd" (un breve ma stupendo guitar solo di Tabor). Discorso a parte meritano la stranissima "Bebop", funk rock a tempi dispari dal ritmo impossibile e spezzettato che nel refrain riprende la famosissima strofa di "Tutti frutti" e nel finale dà spazio ad una sorta di mini jam session, e la più lunga "Sooner or later" (7 minuti), dall'incedere lento e cadenzato che grazie ad un lungo guitar solo di psichedelica e floydiana memoria vi accompagnerà in un breve viaggio spirituale e lisergico. Due i brani non proprio riusciti: "Freedom" (uno scarto di "Ear candy"), noiosa e monotona già dal primo ascolto e "Bam" (solo voci e samples registrati), ma a parte questo possiamo credere alle parole dette da Tybor una volta ultimato il disco ("it was so much fun in a way like never before"). I King's X sembrano essere tornati in forma, sono già pronti per andare in tour (al momento in USA) e poco importa se molti li ritengono un gruppo scomodo perchè difficilmente catalogabile in un solo genere. Edizione limitata con due videoclip ("Alone "e "If").
Recensione a cura di Carlo Viano

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