Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2017
Durata:46 min.
Etichetta:Metal Blade

Tracklist

  1. ONLY ONE WILL DIE
  2. RED BEFORE BLACK
  3. CODE OF THE SLASHERS
  4. SHEDDING MY HUMAN SKIN
  5. REMAIMED
  6. FIRESTORM VENGEANCE
  7. HEADS SHOVELED OFF
  8. CORPUS DELICTI
  9. SCAVENGER CONSUMING DEATH
  10. IN THE MIDST OF RUIN
  11. DESTROYED WITHOUT A TRACE
  12. HIDEOUS ICHOR

Line up

  • Alex Webster: bass
  • Paul Mazurkiewicz: drums
  • Rob Barrett: guitars
  • George "Corpsegrinder" Fisher: vocals
  • Pat O'Brien: guitars

Voto medio utenti

Per questo quattordicesimo (!) disco dei Cannibal Corpse le premesse non erano certo incoraggianti (il titolo, la copertina...) ma troviamo qualcosa di diverso anche nella musica del quintetti di Buffalo che si fa più semplice e diretta, e non mancano nemmeno scivoloni notevoli, la Gegia, Erik Rutan e gli Iron Maiden. Curiosi? Vi racconto tutto su Red Before Black in 5 minuti nella videorecensione qui sotto. Abbiate pietà per questo mio debutto video, come tanti esordi è più che perfettibile ed il livello del maestro Obi-Wan Grazioli è difficilmente raggiungibile.
Sigla!

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 02 nov 2017 alle 10:41

completamente d'accordo col giudizio su Rutan. Ormai si sono affidati a lui per la produzione fin da Kill (escludendo Skeletal Domain). Personalmente io ho adorato il lavoro di Neil Kernon su The Wretched Spawn, ha dato una marcia in più a pezzi incredibili

Inserito il 02 nov 2017 alle 10:34

Avuto modo di sentirlo oggi. Estremamente lineare, è un buon disco (per me da 7) ma siamo lontani dall'eccellenza assoluta a cui ci avevano abituato. Poi non avrei mai creduto di dirlo, ma la produzione di Rutan non è un valore aggiunto al disco. Da qui a definirli in declino però ce ne passa ancora, non si può definire RBB come un passo falso, forse l'aggettivo giusto è "spuntato" Ciao Gian, beh siamo d'accordo dai 😊 sai che con i voti sono sempre taccagno 😁 Per quanto riguarda Rutan, passa inspiegabilmente da produzioni eccellenti ad altre caccose, anche per gli stessi dischi degli Hate Eternal, mah...

Inserito il 02 nov 2017 alle 09:30

Avuto modo di sentirlo oggi. Estremamente lineare, è un buon disco (per me da 7) ma siamo lontani dall'eccellenza assoluta a cui ci avevano abituato. Poi non avrei mai creduto di dirlo, ma la produzione di Rutan non è un valore aggiunto al disco. Da qui a definirli in declino però ce ne passa ancora, non si può definire RBB come un passo falso, forse l'aggettivo giusto è "spuntato"

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