Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2016
Durata:35 min.
Etichetta:Overdub Recordings

Tracklist

  1. SWEET
  2. BACK IN TOWN
  3. POLITE REBEL
  4. VIPER
  5. WAX
  6. BRIGHT THINGS
  7. LEFTLOVER
  8. SPITFIRE
  9. TIME HAS COME

Line up

  • Riccardo Demarosi: vocals, bass
  • Marcello Lega: guitars
  • Marco Benedetti: guitars
  • Riccardo Lovotti: drums

Voto medio utenti

Ascolti “Bright things” dei Søndag e la prima cosa che ti chiedi è perché i brani che lo compongono non hanno ancora invaso l’etere, arricchendo le programmazioni radiofoniche (non moltissime, invero …) che “passano” con regolarità gente come Nickleback, Alter Bridge e Bush.
E sarò anche più preciso … un pezzo come “Wax”, in cui U2 e Creed convivono felicemente, sarebbe davvero perfetto per attrarre il pubblico di riferimento, e in una maniera ben più efficace di molte altre sedicenti “new sensation” della scena.
Non manca praticamente nulla ai piacentini (ex Edema) per fare il “botto” … suoni corposi e densi (registrazione e missaggio del vocalist Riccardo Demarosi, masterizzazione curata da Alan Douches, noto per il suo lavoro con Converge, Swans, Mastodon, …), brillante gusto compositivo, ottima tecnica individuale e persino un bel monicker “scandinavo” che dovrebbe agevolare il carattere “internazionale” del progetto.
Eh sì, perché i nostri sono pronti per la ribalta “planetaria”, nella loro proposta non c’è l’ombra di provincialismi o di fastidiosi eccessi ispirativi e sono sufficienti i trentacinque minuti scarsi di questo debutto per rendersene conto fin dal primo contatto.
Compatto e potente nella sua totalità, il programma si apre con le profonde pulsazioni emotive di “Sweet”, dominate dai timbri scuri e seducenti di Demarosi, per poi continuare l’opera di soggiogamento attraverso il basso poderoso di “Back in town”, solide fondamenta su cui si erge un intrigante frammento di cangiante hard-blues per il terzo millennio.
Polite rebel”, con la sua avvincente struttura ritmico / melodica, è probabilmente il mio momento preferito del disco, ma è comunque impossibile escludere dalla citazione l’incalzante e ammaliante “Viper”, l’avvolgente e martellante title-track, il tocco nu-metal della favolosa “Leftlover” e la magnetica capacità attrattiva di “Spitfire” (una “roba” che piacerà di sicuro agli estimatori di Gavin Rossdale & C.), finendo “in gloria” con l’eccellente “Time has come”, che sfrutta con innata personalità l’enorme insegnamento artistico consegnato ai posteri dagli Alice In Chains.
Si dice che chi ben comincia è alla metà dell’opera … qui siamo decisamente oltre e forse un pizzico di ulteriore varietà espressiva potrà contribuire “all’inevitabile”, ovvero la consacrazione “definitiva” dei Søndag … attendiamo l’evento con irriducibile fiducia.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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