Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:80 min.
Etichetta:Dockyard1
Distribuzione:Edel

Tracklist

  1. HOLLOW
  2. MY VIRTUE
  3. IF ONLY I
  4. LIVE 2 LIVE
  5. EMBRACED
  6. SEASON OF SUNDAYS
  7. ONCE A BELIEVER
  8. REASON
  9. BREATHE
  10. SOMEBODY SAVE ME
  11. INSIDE YOURSELF
  12. A LIFE LESS
  13. AS I REFLECT

Line up

  • Silvio Massaro: vocals
  • Chris Porcianko: guitars
  • Tom Vucur: guitars
  • Joe Del Mastro: bass
  • Jack Lukic: drums
  • Leonard Kopilas: keyboards

Voto medio utenti

Abbracciate il silenzio. E se gli ultimi cinque anni della storia dei Vanishing Point non sono stati di completo silenzio, poco ci manca. Diverse difficoltà hanno infatti caratterizzato la recente carriera del gruppo australiano, come i problemi relativi alle corde vocali del cantante Silvio Massaro e la dipartita del tastierista Danny Olding. Fortunatamente i Vanishing Point sono stati capaci di superare tutte le avversità e di tornare sulle scene con un nuovo studio album, intitolato appunto “Embrace the Silence”, che a cinque anni di distanza dal magnifico “Tangled in Dream” si prefigge l’impegnativo scopo di eguagliarne la notevole qualità. Le coordinate stilistiche della band sono lievemente mutate nel corso degli anni: nei primi due album i Vanishing Point si cimentavano con un Progressive Metal fortemente influenzato dalle sonorità Power Metal, una peculiarità che “Embrace the Silence” enfatizza in quasi ogni composizione. Si è putroppo persa quella vena malinconica che caratterizzava vere e proprie gemme quali “Bring on the Rain” e “Dancing With the Devil”, i nuovi brani dei Vanishing Point riflettono una ritrovata serenità ed un generale senso di ottimismo, che caratterizza in particolare le due dolcissime ballad presenti, “Embraced” e “Breathe”. Notevole l’attenzione riposta dalla band nei cori, estremamente curati ed evocativi, capaci di dare una marcia in più anche a brani un po’ banali come “If Only I” e “Once a Believer”. I Vanishing Point dimostrano comunque di essere una band di caratura mondiale, dando vita a piccoli capolavori di Metal melodico: la sofferta “My Virtue”, l’orecchiabilissima “Season of Sundays”, la splendida “Reason” e la trascinante “Hollow”. Probabilmente questo “Embrace the Silence” non raggiungere le vette qualitative del disco che l’ha preceduto, ma è certamente un album in grado di appassionare e deliziare numerosi estimatori di questo genere musicale. Meglio aspettare cinque anni e proporre delle canzoni ispirate che registrare un disco ogni diciotto mesi... non siete d’accordo?
Recensione a cura di Marco 'Lendar' Pessione

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