Copertina 7

Info

Anno di uscita:2005
Durata:49 min.
Etichetta:Scarlet
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. I SEE YOU PART 1
  2. REGRESSION
  3. FREEDOM 2003
  4. SMILING
  5. WAITING
  6. BAD SENSATION
  7. DEAD BUT ALIVE
  8. AFTERLIFE
  9. IF YOU COULD
  10. I SEE YOU PART 2

Line up

  • Claus Lillelund: clean vocals
  • Michael Bøgball: distorted vocals
  • Casper Skafte: guitars, bass, synth
  • Brian Brylle Rasmussen: drums

Voto medio utenti

Ecco la nuova scommessa/promessa individuata dall'ottima Scarlet Records di Milano. Si tratta dei danesi SmaXone, combo formato da soli 4 elementi (Casper Skafte, Claus Lillelund e Brian "Brylle" Rasmussen, ai quali si è unito Michael Bøgballe, conosciuto ai più per essere stato - freschissima la news della sua dipartenza, a quanto pare amichevole, ma dovuta per motivi strettamente famigliari - il frontman degli spettacolari Mnemic), ma estremamente efficaci ed estremamente convinti della loro proposta musicale. Già la loro proposta musicale: prendete Devin Townsend in ogni sua poliedrica forma ed espressione musicale (da 'Infinity' a 'Terria', dagli Strapping Young Lad a Psysicist, dagli Ocean Machine alla The Devin Townsend band) e miscelatela con una simil produzione. L'unica differenza è che Devin è Devin, e qua per ottenere lo stesso effetto vocale (voci pulite melodicissime e voci rabbiose ed incazzate in perfetto screaming) di voci ve ne sono ben due! Comunque, 'Regression', anche se pesca a piene mani dal genio canadese, riesce a vivere di luce propria, in quanto le composizioni mostrano un ottimo songwriting ed un'ottima verve in fase di arrangiamento, sempre ricco di inserti di synth e mai esageratamente pesante. Anzi, se c'è una cosa che non difetta è la melodia, rafforzata spesso da un ottimo guitar riffing, molto ispirato e solisticamente vicino allo stile più Rock che Metal. Una prima uscita convincente, in cui troneggia il Metal sintetico e melodico... insomma un Cyber Metal che strizza l'occhio al Pop . SmaXone, ovvero quando moderni elementi, quali l'elettronica, i breakbeats ed i sintetizzatori incontrano il Metal e la melodia filo Pop senza per forza essere descritti come i Linkin Park pesanti.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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