Beastcraft - The Infernal Gospels of Primitive Devil Worship

Copertina 6

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2017
Durata:38 min.
Etichetta:Pulverised Records

Tracklist

  1. AAPENBARING
  2. DEMONIC PERVERSION
  3. DEATHCRAFT AND NECROMANCY
  4. THE FALL OF THE IMPOTENT GOD
  5. HER HIGHNESS OF HELL
  6. REBORN BEYOND THE GRAVE
  7. WAGING WAR ON THE HEAVENS
  8. THE DEVIL'S TRIUMPH
  9. THE BEAST DESCENDS

Line up

  • Sorath Northgrove: vocals, drums
  • Alastor Nefas (RIP 2012): guitars, bass

Voto medio utenti

Ufficialmente sciolti nel 2013, un anno dopo la tragica scomparsa di Trond Bråthen (in arte Trondr Nefas) chitarrista e bassista della band, i norvegesi Beastcraft "tornano" sul mercato discografico con "The Infernal Gospels of Primitive Devil Worship", un album che la casa discografica, la Pulverised Records, definisce, ovviamente aggiungo io, il canto del cigno per uno dei migliori rappresentanti del true norwegian black metal... al di là delle classiche "sparate" di marketing, la verità è che questo album, composto da brani che sono sostanzialmente riproposizioni di materiale demo, è un prodotto destinato, solo ed esclusivamente, a chi è rimasto ai primissimi anni '90 quando in Norvegia si bruciavano le chiese e si registrava, con i piedi, una manciata di lavori che sarebbero poi entrati nel mito.
L'ascolto di "The Infernal Gospels of Primitive Devil Worship" porta, inevitabilmente, alla mente i Darkthrone di "Under a Funeral Moon" o "A Blaze in the Northern Sky": stessi suoni, stesse strutture, stesso tutto in pratica.
Peccato che i Beastcraft non siano i Darkthrone però e peccato che questa musica, ormai, tutto quello che doveva dire lo ha già detto.
Al netto di quanto appena scritto, considerando che io sono un buono e cerco sempre di vedere del buono in tutto, aggiungo che il duo (completato dal cantante/batterista Sorath Northgrove) riesce (riusciva) a creare le giuste atmosfere, soprattutto nei pezzi lenti che sono certamente i migliori, e che sembra(va) credere realmente in quello che fa(ceva), adorazione di Satana compresa.
Riassumendo il tutto in poche parole non posso che concludere con: true norwegian black metal!
Vi basta?
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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