Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2017
Durata:44 min.
Etichetta:Aeternitas Tenebrarum Musicae Fundamentum

Tracklist

  1. REVELATIONS BEFORE DAWN
  2. THE ARDENT JEWEL OF HIS PRESENCE
  3. L'OEIL UNIQUE
  4. SIGNS OF END TIMES
  5. WINE OF THE BEAST
  6. FLESH TO FLESH
  7. THY GLORIFICATION
  8. SICK WATERS

Line up

  • Daemonicreator: vocals, synths, theremine
  • Lord Khaos: guitars, drum
  • Analyser: lead guitars
  • Funeral: bass

Voto medio utenti

La ATMF, etichetta discografica di casa nostra, dimostra ancora una volta la sua lungimiranza in ambito metal estremo licenziando il nuovo lavoro dei Corpus Diavolis, gruppo francese di Marsiglia che fin'ora aveva dovuto auto prodursi gli album precedenti, intitolato "Atra Lumen" ("Luce Nera") e musicalmente basato su una sorta di ibrido black death metal molto efficace e di sicuro impatto.
La caratteristica principale dell'album, al di là dell'ottima produzione che lo contraddistingue e della preparazione tecnica dei musicisti coinvolti, è certamente la sua atmosfera: i Corpus Diavoli, infatti, puntano moltissimo sull'aspetto "ritualistico" della loro proposta prediligendo momenti cadenzati e sulfurei alle partiture più veloci e violente, che pure non mancano, convogliando il tutto nell'ambito di un suono possente, sinistro ed inquietante anche in omaggio alle tematiche sciamaniche, magiche e filosofiche che vengono affrontate nei testi.
Quello dei francesi è un approccio spirituale al metallo estremo, un approccio che definirei ragionato e calcolato in ogni minimo dettaglio e volto ad esaltare la monumentalità di una musica che, a volte, punta anche in direzione di un possente doom metal, comunque oscuro e sulfureo, ampliando ulteriormente lo spettro espressivo di una compagine molto interessante e dalla proposta particolarmente ricca di personalità.
Proprio quest'ultimo aspetto, la marcata personalità dunque, rende i Corpus Diavoli e il loro pantheon demoniaco meritevoli della vostra attenzione e del vostro supporto sopratutto perché, nell'odierno panorama musicale così ossessionato dalla futilità, è doveroso rispettare chi nella composizione della propria musica mette reale passione e non preconfezionata e orrenda plastica.
Spero, per concludere, di aver invogliato qualcuno tra Voi lettori a scoprire un album davvero di qualità come "Atra Lumen" perché, lo ribadisco, questa è merce sempre più rara.
E dunque più preziosa.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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