Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2017
Durata:47 min.
Etichetta:Agonia Records

Tracklist

  1. UNPLEASANTNESS
  2. PRECARIOUS
  3. DECADENCE IN A NUTSHELL
  4. 10050 CIELO DRIVE
  5. SLIPPING THROUGH THE CRACKS
  6. YOU CAN'T HANDLE THE TRUTH
  7. FOR A BETTER PAST
  8. TRAGEDIES FOR SALE
  9. GOING PLACES
  10. BIG H

Line up

  • Fabban: programming, modulars, synths, vocals
  • RG Narchost: guitars (additional)
  • Davide Tiso: guitars
  • Dan V: guitars, bass
  • Stefano Angiulli: synths, keyboards

Voto medio utenti

Cosa è successo agli Aborym?

La domanda mi è ronzata spesso in testa durante l'ascolto di "Shifting.Negative", settimo album in studio per il gruppo italiano rilasciato, come il precedente "Dirty", per Agonia Records.
Un gruppo, gli Aborym, da sempre all'avanguardia, in grado, alla faccia dei tanti detrattori, di reinventare il genere black metal attraverso un approccio elettronico ed industriale abilmente diluito in album che sono diventati vere e proprie icone della musica estrema, un gruppo, dunque che ha sempre segnato la via, poi percorsa da tanti altri, che adesso, invece ed improvvisamente, si mette a seguire le orme di Nine Inch Nails, Marilyn Manson, Skynny Puppy, Fear Factory o Alice in Chains...

Cosa è successo?
"Shifting.Negative" è un album MOLTO diverso da quanto fatto dagli Aborym in precedenza.
Se è vero che nel precedente "Dirty" era difficile parlare di black metal, adesso è addirittura difficile parlare di metal, per lo meno in maniera tradizionale.
Le dieci nuove composizioni di Fabban e soci sono spiazzanti: Industrial rock ed elettronica di scuola canandese, chitarre distorte, molto violente, che duettano con diavolerie cibernetiche che scandiscono ritmi sempre in tensione, pianoforti e nenie inquietanti che vengono cesellati in partiture Ambient "fastidiose", vocals che tanto devono a Trent Reznor, riffing serrato ed assolo dallo squisito gusto melodico, semplice rock ed EBM... tutto questo è il nuovo album.
Dunque, cosa è successo?
Perchè gli Aborym si sono messi a seguire qualcun'altro?
Ho continuato a pensarlo durante gli ascolti.
Poi..
poi ascoltavo l'album sempre più spesso e più lo ascoltato, più volevo riascoltarlo.
Come una specie di droga.
Si, è vero che lo "spirito" dei NIN è evidentissimo, così come i riferimenti agli altri gruppi che vi ho indicato, ma "Shifting.Negative" funziona alla grande e, cosa fondamentale, la personalità degli Aborym riesce comunque a venire fuori in maniera poderosa donando a questo lavoro una atmosfera ed un feeling deviato, direi "urbano", perfetto per descrivere la decadenza del genere umano, tema, questo, molto caro ai Nostri e qui sviscerato in maniera perfetta.
Gli Aborym sono sempre stati, fieramente, lontani dal pubblico metal: il nuovo album segna un allontanamento definitivo proprio da quel pubblico, segna una cesura nettissima rispetto al passato, segna la fine dell'esperienza black metal e di quella metal ed apre le porte ad un nuovo mondo sonoro che, immagino, porterà il gruppo molto lontano nella speranza che il pubblico, qualunque esso sia, abbia il coraggio di volerli seguire.

Cosa è successo agli Aborym?
La vera risposta sta solo ed esclusivamente nella vostra apertura mentale: se i vostri orizzonti sono ampi, scoprirete un gruppo nuovo (non solo nella rinnovata line up), ancora innovatore pur nel solco tracciato da altri, se invece non riuscite ad andare oltre la distorsione di una chitarra, girate ampiamente al largo da "Shifting.Negative" perché vi farà schifo e non saprete mai rispondere alla domanda.
Per quanto mi riguarda, torno, ancora una volta, ad ascoltare, un lavoro affascinante e diverso che ho faticato a capire ma che, alla fine, mi ha svelato il suo valore.
Complimenti.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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