Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2016
Durata:50 min.
Etichetta:AFM Records

Tracklist

  1. RUNNING BACK
  2. SHOUT
  3. CAN'T TAKE IT
  4. NO TEARS IN HEAVEN
  5. BALLHOG ZONE
  6. RUN BOY RUN
  7. THUNDER OF MADNESS
  8. LICENSE TO KILL
  9. STONE COLD
  10. DEAD OR ALIVE
  11. RUN FOR COVER
  12. I WANT IT ALL

Line up

  • Rick Altzi: vocals
  • Herman Frank: guitars
  • Michael Muller: bass
  • Andrè Hilgers: drums

Voto medio utenti

Se avete fame di “classic-metal”, questo “The Devil Rides Out” ( terzo full length dell’ex Accept e Victory Herman Frank ) sazierà il vs appetito senza problemi!
Coadiuvato da un super gruppo che vede l’ex Rage Andrè Hilgers alle pelli, il bassista dei Jaded Heart Michael Muller ed il vocalist dei Masterplan Rick Altzi, il chitarrista di Hannover ha confezionato 12 gioiellini di heavy-power impreziositi dall’ottima produzione di Charlie Bauerfeind ( Saxon, Blind Guardian ) alla quale lo stesso Herman ha peraltro collaborato.
Dall’apripista “Running Back” in poi, abbiamo 50 minuti di musica tirata, senza respiro con alcuni highlights quali “Ballhog Zone” ( scelta anche come primo singolo e primo video ), “Shout” un mid-tempo che ricorda il miglior RJ Dio al quale il singer Rick Altzi si ispira palesemente, le veloci “Run Boy Run”, “Thunder Of Madness” e soprattutto “Dead Or Alive” (dal dirompente intro di batteria che lascia poi spazio ad una cavalcata alla Maiden ), nelle quali la solida base creata della sezione ritmica va a braccetto con il muro di riff metallici e pirotecnici assoli di Herman, la cui prestazione su questo disco è davvero esaltante. Indubbiamente la scuola Accept si fa sentire ma il suono risulta fresco e attuale, magari più melodico rispetto all’era Udo, ma non per questo meno dirompente. Anche gli altri pezzi dell’album, un mix fra mid-tempo e brani più scattanti, viaggiano sempre su ritmiche sostenute con chorus aperti e potenti e una grande interpretazione vocale di Altzi. Tutto perfetto allora? Beh, se proprio vogliamo trovare il classico pelo nell’uovo bisogna ammettere che tutto il lavoro sa di deja-vu, nessuna apertura o evoluzione del genere è stata minimamente cercata ma probabilmente non era questo l’intento di Herman e, crediamo, non è neanche quello di chi acquisterà questo disco. Se vivete a pane e metallo, la cena è servita!

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.