Copertina 8

Info

Anno di uscita:2005
Durata:63 min.
Etichetta:Doom Symphony
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. A BREATH FROM THE DEATH
  2. A MORTAL DAY
  3. THE MOURNING
  4. I FEEL YOU INSIDE ME
  5. AT THE BELL TOLL
  6. FOREVER
  7. THE SINNER
  8. ANCIENT (PREVIEW)

Line up

  • Andrea Picchi: guitars, keyboards
  • Alberto Caria: vocals
  • Walter Mantovanelli: drums
  • Andrea Siliotti: guitars
  • Alessandro Albrigo: bass

Voto medio utenti

Quando meno te lo aspetti, ecco che arriva quel lavoro in grado di sorprenderti. Certo che la (buona) dose di Doom Metal proposta dagli All Souls' Day contrasta fortemente con il periodo estivo, eppure gli effluvi sulfurei e mortiferi che sgorgano da "Into the Mourning" sono di un livello tale di suscitare solo ammirazione. E pensare che questo gruppo veronese è stato fondato dal chitarrista Andrea Picchi addirittura nel 1990, dopo l'esperienza con gli Epitaph, ed è un vero peccato che diversi problemi, su tutti quelli legati ad una line-up instabile, li abbiano frenati a dismisura. Una delle canzoni migliori è, infatti, "A Mortal Day", che ricordo su una compilation della seminale Underground Symphony realizzata nel lontano 1994. Certo che d'allora ad oggi ne sono passati di anni, ma gira e rigira, gli All Souls' Day riescono a realizzare il proprio debutto solo oggi, sempre grazie alla Underground Symphony.
Per fortuna il doom non è un genere che si sia poi evoluto chissà quanto negli anni, al massimo a livello di resa sonora, e comunque qui gli All Souls' Day sono ben supportati dal lavoro svolto ai New Sin Studio ed il loro sound ne ha guadagnato non poco. Come già anticipato, brani oscuri ed avvolgenti, marcati da quelle sonorità rallentate, cadenzate e con un feeling malinconico, sprigionate dalle ritmiche incisive e da un superbo lavoro delle chitarre. L'incedere solenne di "A Breath From The Death" richiama i primi Candlemass e si snoda poi sulle stesse orme l'inquietante "A Mortal Day", cantata con pathos da Alberto Caria, accompagnato, per un breve frangente, da una voce femminile che si incastra alla perfezione nel brano, a mio parere proprio l'episodio migliore del CD, anche grazie al fantastico break strumentale. Non che gli siano realmente inferiori episodi come le successive "The Mourning", "I Feel You Inside Me" (azzeccato incontro tra delicatezza ed inquietudine), la drammatica "At the Bell Toll" e tantomeno "The Sinner", oltre 14 minuti di lezione, e come argomento: Doom Metal.
L'album si chiude con l'anteprima di un nuovo pezzo intitolato "Ancient", cantato da Emiliano Cioffi, poco più di un minuto di durata che non è ovviamente sufficiente per esprimere un giudizio, anche se spiacerebbe non ritrovare nel futuro degli All Souls' Day, Alberto Caria, un vocalist davvero bravo ed espressivo. In coda troviamo poi ancora una ghost track, uno strano strumentale che sa molto di Goblin.
Se manterranno la continuità necessaria potrebbero davvero ripetere il "colpo" dei Thunderstorm. Per ora godiamoci questo "Into the Mourning".
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti
Il più bel disco doom...

...mai fatto in italia lo ascolto a ripetizione da quasi 4 anni ormai!

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