Copertina 8

Info

Anno di uscita:2016
Durata:57 min.
Etichetta:Aural Music

Tracklist

  1. ALBA
  2. BABALON
  3. FÅRÖ
  4. HOUR OF THE WOLF
  5. BLOOD
  6. TOMBA
  7. NEW HORNS
  8. BELL TOWER
  9. OUTERMOST
  10. CONFESS

Line up

  • Mark Sade: bass/guitars
  • Sara: voice
  • Alberto: lead guitar
  • Mistry: drums

Voto medio utenti

Ecco un'altra band che presto sarà considerata “di culto” a mio modesto parere. I Messa nascono nel 2014 a Cittadella (Pd) e senza tanti fronzoli danno alla luce una creatura, “Belfry”, occulta, misteriosa, evocativa che ricorda i migliori Sabbath, Bellwitch, Pentagram, Bathory nelle atmosfere opprimenti, quasi catacombali che riescono ad evocare. I suoni sono saturi, ribassati, stordenti ed il loudness con cui sono stati registrati i bassi fanno vibrare le casse dello stereo a conferma della cupezza di fondo che permea l’intero lavoro. La musica del quartetto veneto è volutamente vintage, rallentata, un doom-metal molto heavy con improvvise sferzate che seguono momenti di pausa o di prolungata “calma”. Tutte le canzoni sono lunghe evocazioni, alcune si avvicinano ai dieci minuti, ora elettriche ora acustiche, peccato solo per la presenza di ben 3 break fatti di suoni ( “Alba”, “Tomba”, “ Bell Tower”) che seppur speculari all’intento, sembrano messe li solo per prolungare il lavoro. Impossibile estrapolare alcune composizioni, si rischierebbe di snaturare il lavoro che va recepito nella sua interezza.
Sicuramente coraggiosa la scelta di usare una voce femminile che però ha un limite in questo tipo di sonorità e cioè la mancanza di cattiveria che, secondo me, avrebbe dato maggior “peso” alle composizioni; vocals growl sarebbero state forse piu’ adeguate ma evidentemente il gruppo ha preferito una timbrica suadente, ammaliante, piuttosto che dura e cattiva, il che è perfettamente legittimo e il risultato finale non ne risente assolutamente, sia chiaro. La proposta musicale è definita dal gruppo stesso come “Scarlet-Doom”, un’etichetta sicuramente curiosa, probabilmente l’intento era quello di evocare nell’ascoltatore un viaggio mentale su un velluto scarlatto degno del miglior “trip”! L’atmosfera evoca le catacombe di una cattedrale nelle quali si svolge una processione di druidi che portano fiaccole ed illuminano con ombre sinistre le mura dei sotterranei, con in sottofondo una litania ipnotica. Resa l’idea? Se si, bene, significa che sono riuscito nel mio intento di recensore, se no, beh, vi invito a spegnere le luci, alzare il volume e lasciare che il rituale dei Messa si insinui nelle vostre menti e nelle vostre orecchie.

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 ott 2016 alle 04:04

li ho scoperti per caso e sono rimasto affascinato da quanto propongono. davvero particolari ed evocativi. sicuramente nella mia top ten di fine anno...

Inserito il 13 ott 2016 alle 21:58

Disco davvero bello, tra le migliori release del 2016. E anche dal vivo sono molto evocativi!

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