Zephyra - As The World Collapses

Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2016
Durata:non disponibile
Etichetta:Inverse Records

Tracklist

  1. WORDS OF A DEMAGOGUE
  2. VIRAGO
  3. MY GIFT, MY CURSE
  4. ONLY ONE
  5. RESURRECT THE SHAME
  6. TORMENTING T
  7. GONE BY DAWN
  8. YOU CROSSED THE LINE
  9. AS THE WORLD COLLAPSES

Line up

  • Åsa Netterbrant: Vocals
  • Tony Netterbrant: Guitar
  • Tobias Oja: Bass
  • Kujtim Gashi: Drums

Voto medio utenti

Secondo full album per gli svedesi Zephyra, band dedita a un classicissimo thrash/death metal melodico di chiara matrice scandinava. Ma va? Accantonato lo sgomento provocato da tale sorpresa ho subito scoperto che il frontman è una frontwoman, caratteristica sempre più diffusa al giorno d’oggi che non può fare altro che piacere visto che una maggior presenza di donne in un ambito storicamente dominato dagli uomini porterà ad un livello qualitativo più alto e a una maggiore varietà espressiva.

Il precedente “Mental Absolution” era un lavoro discreto, ma aveva dalla sua numerose pecche tra cui la produzione e la voce della cantante Åsa Netterbrant decisamente non all’altezza degli standard tipici del genere.

“As the World Collapses” da questo punto di vista compie un passo avanti davvero enorme. La produzione è più che buona, ma è soprattutto la performance vocale a essere notevolmente diversa. Ora la Netterbrant è padrona della scena, guida le canzoni con decisione e sia il growl che il clean sono interpretati benissimo. In generale tutti i membri della band hanno raggiunto un livello tecnico e qualitativo di tutto rispetto, c’è una maggiore coesione tra i vari episodi e si percepisce una linea guida che dalle quinte sostiene con naturalezza l’intero progetto.

Altra novità è rappresentata dalla comparsa di tastiere costantemente presenti all’interno dei vari brani, anche se non c’è un tastierista in pianta stabile all’interno del gruppo. Purtroppo però se da un lato ci troviamo davanti a una maggiore caratterizzazione del sound, dall’altro bisogna dire che i suoni sono praticamente sempre gli stessi e non danno quella varietà che potrebbero.

Non ci sono punti deboli veri e propri, né tantomeno capolavori miracolosi. L’opener “Words of a Demagogue” è una mazzata death in classico stile Children of Bodom, mentre la successiva “Virago” all’inizio ricorda pericolosamente le Babymetal, poi per nostra e loro fortuna vira su territori molto più vicini al thrash caro ai Testament primi tempi.
“Only One” e “Resurrect the Shame” mostrano il lato più melodico degli Zephyra con suoni di piano, predominanza di clean vocals e linee vocali abbastanza easy. Da qui in poi si resta in territori tranquilli e porti sicuri per chi evidentemente conosce abbastanza bene il genere da poter pescare facilmente da tutti i grandi del settore senza problemi.
Il disco si chiude con la title track che aggiunge alcuni passaggi più ragionati e che come spesso accade potrebbe rivelarsi una sorta di testa di ponte tra quanto fatto fino a oggi e quello che potranno essere in futuro questi svedesi.
Recensione a cura di Massimiliano 'Koru' Cammarota

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.