Tre brani, dieci minuti di musica per confermare quello che i loro
fans già sanno bene: i
Voodoo Highway sono un gruppo di
hard-rock “classico” sopra la media e hanno i mezzi e la vocazione giusta per emergere anche in questi tempi di grande attenzione per il
revival.
Una convinzione “salda” a cui, però, non fa male questa ispirata “rassicurazione” sonora, capace di trasformare l’intramontabile lezione di Led Zeppelin, Bad Company e Whitesnake in qualcosa di “fresco” e vitale, ben lontano dalla retrospettiva esclusivamente “nostalgica”.
Quello che colpisce è innanzi tutto l’energia e l’agilità ostentata dal gruppo ferrarese nel trattare suoni fatalmente piuttosto “familiari”, intridendo di passione e di tensione espressiva un trittico di belle “canzoni”, che lasciano il segno nonostante i palesi riferimenti ai colossi del genere.
“
Pervert county” prosegue, dunque, nel percorso già tracciato con cura e classe da “
Broken uncle’s inn” e “
Showdown”, illuminando di
verve gli irresistibili sussulti
hard-blues di “
NY dancer” e “
Grace of the lord”, per poi aggiungere a “
Tears of a brand new sea” un pizzico di seducente “sporcizia stradaiola”.
Confortati e felici, non ci resta che attendere il terzo capitolo sulla lunga distanza di questa bella storia …
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