Copertina SV

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2016
Durata:38 min.
Etichetta:Pride & Joy

Tracklist

  1. NOVA ERA
  2. BLEEDING HEART
  3. ARISING THUNDER
  4. REBIRTH
  5. BREATHE
  6. ANGELS AND DEMONS
  7. SPREAD YOUR FIRE
  8. WISHING WELL
  9. HEROES OF SAND

Line up

  • Edu Falaschi: vocals
  • Tiago Mineiro: piano
  • Adriano Machado: strings arrangements
  • Joao Frederico Sciotti: flutes, saxaphone
  • Sandami: percussions

Voto medio utenti

Edu Falaschi (ex-Angra, Almah) l'aveva promesso e alla fine l'ha fatto: una raccolta di cover degli Angra con nuovi arrangiamenti acustici. Sulla falsariga del progetto "Blackoustic" (Ari, non ti emozionare) l'ugola brasiliana si spinge un passettino oltre elaborando un po' meglio la formula del duo finlandese: se là trovavamo chitarre acustiche e atmosfere da club metropolitano qui vengono messi in campo pianoforte (la copertina lascia poco spazio alla fantasia), orchestra d'archi, sax, flauti, percussioni e sonorità cameristiche. Per quanto riguarda la scaletta buona parte del (poco) materiale viene da quei due gioiellini a nome "Rebirth" e "Temple Of Shadows" [quanti ricordi! ndr] più un paio di brani inaspettati ("Arising Thunder" da "Aqua" e "Bleeding Heart" dall'EP "Hunters And Prey") e la piacevole "Breathe" dal debutto Almah.

Risultato? Come è facile immaginare, per chi ha in testa le versioni originali dei brani, lo shock è abbastanza inevitabile. Le linee vocali sono molto più sussurrate e interpretate (e, coerentemente, spesso abbassate di un'ottava) ma non nascondo che è dal contributo dell'ensemble che mi sarei aspettato qualcosa di più. Per carità, i momenti riusciti non mancano: "Angels And Demons", grazie al flauto, acquista una nuova dimensione progressiva (quasi rétro), "Spread Your Fire" stupisce con il finale bossa nova, "Wishing Well" ha nell'utilizzo del sax quella venatura pop che non guasta. Ma altre tracce o perdono di mordente (penso a "Nova Era") o semplicemente poco aggiungono e nulla tolgono alle take che tutti conosciamo (ad esempio la già citata "Bleeding Heart", "Rebirth", "Heroes Of Sand" che in fondo già intuitivamente si prestavano a trattamenti di questo tipo).

Vediamola romanticamente e diciamo che il cantante si è voluto fare il regalo di compleanno per i suoi 25 anni di attività: in fondo si tratta di un motivo più che sufficiente per giustificare la pubblicazione di questo "Moonlight".
Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 16 giu 2016 alle 01:26

Falaschi dopo Temple Of Shadows ha perso progressivamente la voce nei dischi successivi, ormai è l'ombra di se stesso purtoppo, lontano anni luce dai tempi di Rebirth

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