Copertina 8,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2016
Durata:42 min.
Etichetta:Apocalyptic Witchcraft

Tracklist

  1. SEARING IMPULSE
  2. CARRION PROCLAMATION
  3. THE WANING
  4. A FURIOUS WITHERING
  5. HEIR

Line up

  • I.D: vocals
  • D.G: guitar
  • L.M: guitar
  • J.H: bass
  • P.F: drums

Voto medio utenti

Vi prego, non fermatevi di fronte ad un monicker che suona piuttosto "male" della nostra lingua.
Non fatelo assolutamente perchè, per una ragione futile, potreste perdervi uno dei migliori dischi estremi che mi sia capitato di ascoltare negli ultimi anni.

I Mortichnia sono un gruppo irlandese e sono al loro esordio discografico per la Apocalyptic Witchcraft, etichetta alla quale va il mio plauso per aver scoperto questo gioello, e sono, soprattutto, una ventata di aria fresca (più che altro ghiacciata) nell'intasato panorama del black metal mondiale.

"Heir To Scoria And Ash" è, dunque, black metal.
Black Metal moderno dai contorni gelidi e indimenticabili, come ama definirlo il gruppo stesso dando una visione di insieme della sua musica affascinante e molto vicina alla realtà.
L'album viene prodotto e mixato da James Kell degli Altar of Plagues presso i Trackmix studio con la conseguenza che la musica del quintetto deve molto proprio ai conterranei ed al loro meraviglioso "Teethed Glory and Injury" del 2013, sebbene la personalità dei Mortichnia sia un tratto fortemente distintivo, così come la loro strabiliante capacità di scrivere brani lunghi (a parte un breve strumentale, tutti abbondantemente sopra gli otto minuti) ma assolutamente privi di momenti di stanca ed invece carichi di umori, suggestioni ed atmosfere sempre diversi e sempre emozionanti.
Brani che sono, semplicemente, capolavori.
Capolavori in cui si uniscono le intuizioni dei Deathspell Omega e dei Mgla, oltre che dei già citati AoP, per un vortice sonoro contorto, dissonante, estremo ma al contempo ricco di melodia e di aperture semplicemente spiazzanti nella loro bellezza: date, a mero titolo di esempio, un ascolto al riff portante di "Carrion Proclamation" e indicatemi qualcosa di anche lontanamente paragonabile alla perfezione contenuta nei suoi 13 minuti di durata...

Forse le mie parole vi sembreranno esagerate.
In fondo stiamo parlando di musica estrema, quindi di nicchia, suonata da un gruppo sconosciuto.
Forse esagero davvero.... ma l'emozione che mi ha trasmesso questo album è merce rara, anzi rarissima.
Violenza gelida fusa con strutture complesse, scream distante e fuori dall'umano, chitarre che seguono traiettorie sempre diverse tra melodia e pattern dissonanti, basso che suona vivo e corposo, batteria millimetrica ed arrangiamenti di classe cristallina sono tutti elementi che rendono "Heir To Scoria And Ash" un album speciale, un album che ci ricorda, con straordinaria forza, che la qualità di questa meravigliosa musica che definiamo metal si nasconde, soprattutto, dove meno ci si aspetti di trovarla.
Un album, quindi, che è un tesoro da amare e da fare proprio senza fermarsi alle apparenze: chiedo troppo?
Penso proprio di si...

Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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