Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2016
Durata:53 min.
Etichetta:Pure Rock Records
Distribuzione:Soulfood Music Distribution GmbH

Tracklist

  1. NEVERMORE
  2. FEEL THE HEAT
  3. MIDNIGHT SUN
  4. IF YOU RULE THE WORLD
  5. LOST WITHOUT YOU
  6. I FOLLOW YOU
  7. ME
  8. NEW AGE DAWN
  9. NO WAY OUT
  10. TIMEBOMB
  11. FREEDOM OF LIFE (PART I)
  12. FREEDOM OF LIFE (PART II)

Line up

  • Rahel Fischer: vocals
  • Matthias Götz: vocals
  • Christian Götz: guitars
  • Reto Hähnel: guitars
  • Maik Kindermann: bass
  • Marco Küderli: keyboards
  • Tom Lindegger: drums

Voto medio utenti

Dalla Svizzera tedesca arrivano i Rizon, una band formatasi nel 2008 e con all’attivo tre album album (“Evolution” 2005, “Sudden Life” 2008; “Masquerade” 2012).
Grosse novità in seno alla band, che per l’occasione inserisce in formazione Rachel Fischer, una cantante di buone qualità, che ci riporta alla mente le nostrane [I]Cristina Scabbia (Lacuna Coil)[/I] per tonalità, ma anche Giorgia Gueglio (Mastercastle) e Claudia Saponi (Absynth Aura) per vicinanza di genere proposto.

Rachel ha un passato di tutto rispetto avendo fatto parte di due musical come “Spacedream” e “We will rock you” ed ora si cimenta in questa nuova avventura con ottimi risultati.

Il contrasto con la voce maschile di Matthias Gotz non è una novità per noi metallari, visto che abbiamo validi esempi di questo esperimento. I Rizon da parte loro hanno un’ottima qualità di composizione, canzoni facilmente assimilabili contenenti tutti i requisiti richiesti dal genere proposto, quindi voci alte (soprattutto Rachel, Matthias un po’ meno), duelli di chitarra e tastiera, ritmiche sostenute a volte con doppia cassa.

L’album è di per sé bello nella sua interezza, come spesso accade in generi come questi che hanno avuto il momento migliore molti anni fa, anche i Rizon non aggiungono nulla di nuovo alla scena melodic power e credo che non ne abbiano neanche la pretesa, al massimo vogliono solo farvi ascoltare la loro personale visione-versione. Che, come detto, è decisamente positiva, tanto che personalmente andrò a riscoprire/riascoltare i lavori passati per farmi un’idea di questa, per me, nuova band.
Alcuni esempi di quello che vi sto raccontando sono rappresentati da tiratissima “Feel The Heat” (molto Stratovaius-oriented), la stessa “Nevermore” il cui ritornello semplicissimo vi farà cantare fin da subito, ed anche il midtempo “Midnight sun”. Ma la perla dell’album è stata posta in chiusura e si tratta di “Freedom”. Andate ad ascoltarla, merita.

Prova maiuscola del tastierista Marco Küderli che con la sue parti di tastiera rende l’album molto più interessante. Un lavoro che piacerà sicuramente ai fai del melodic power metal e più precisamente a chi ama e segue band come i Sabaton, Nightwish, Helloween, Stratovarius ecc.
Recensione a cura di Andrea Lami

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 09 mar 2016 alle 23:26

Ascoltato... Poca roba! Non c'è stata una canzone che mi abbia colpito! Visto il genere, con l'alternanza delle delle due voci, non posso che rimpiangere quel piccolo capolavoro dei Beholder "Wish For Destruction".

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