Copertina 6

Info

Anno di uscita:2005
Durata:47 min.
Etichetta:MTM
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. DESTINATION: ALIVE
  2. CROSS MY HEART
  3. WON'T SEE ME CRY
  4. FORTUNETELLER
  5. FOLLOW THE STARS
  6. GODS AROUND COMES AROUND
  7. TIME TO SAY GOODBYE
  8. SEE THROUGH THE LIES
  9. ALL THAT I WANTED
  10. PICKED UP MY PIECES
  11. GONE LIKE THE WIND
  12. LIKE A CARDHOUSE

Line up

  • Pelle Andersson: vocals
  • Tony Westgård: bass
  • Toby Andersson: guitars
  • Lennart "Leonid" Karlsson: drums

Voto medio utenti

Se vi capitasse di incontrare il classico genio della lampada e questi fosse così generoso da garantirvi non tre, ma ben sette desideri da esaudire, sono certo che almeno uno di essi sarebbe speso per l'amato Metallo... vero? Altrimenti che razza di Defender sareste!!! E magari potrebbe essere proprio un desiderio del tipo “Vorrei che qualche gruppo scandinavo, a dieci anni di distanza dai successi degli Europe, desse alle stampe un disco di Hard Rock così bello da oscurare anche i migliori album di Poison, Dokken e Ratt”... e se infine si materializzasse nelle vostre mani un cd intitolato “Destionation: Alive”, come vi comportereste? Vi verrebbe naturale chiedervi se il genio in questione è il promoter dei Seven Wishes e iniziereste a prenderlo a male parole! Per carità, non che i quattro ragazzi scandinavi se la cavino male con gli strumenti, tutt'altro, ma non siamo certamente di fronte al tanto auspicato “masterpiece”. In realtà “Destination: Alive” è il terzo disco di questa formazione, nata in origine sotto il nome Lovechild e che ha pubblicato due discreti dischi di Hard Rock melodico a cavallo della fine del millennio, e che ora approda alla tedesca MTM, label sempre attenta alle migliori promesse in campo Melodic Metal, nella speranza di lasciare finalmente il segno sulla scena metallica europea. Temo che i sogni di gloria dei Seven Wishes dovranno aspettare il prossimo disco: nelle dodici canzoni di “Destination: Alive” si evidenzia una discreta attitudine e delle capacità strumentali tutt'altro che negative, ma questi elementi positivi vengono penalizzati da una notevole ripetitività nelle soluzioni strumentali, negli arrangiamenti e nei cori. Oltretutto la voce di Pelle Andersson non è esattamente il massimo della vita... poco aggraziata, con una estensione limitata ed una timbrica poco piacevole. Peccato, perché le capacità strumentali non mancano affatto... ma da sole non possono bastare.
Recensione a cura di Marco 'Lendar' Pessione

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.