Copertina 8

Info

Anno di uscita:2005
Durata:46 min.
Etichetta:MTM
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. IT ALL COMES BACK
  2. KEEP THE SPIRIT ALIVE
  3. THERE YOU GO
  4. WHEN I WAS YOU
  5. KING FOR A DAY
  6. LOVE HURTS
  7. STILL ON MY RADIO
  8. EVERYBODY KNOWS
  9. TRAGEDY
  10. BLACK STAR
  11. WHY DO I
  12. SO LOW (BONUS TRACK)
  13. TAKING ON WATER (BONUS TRACK)

Line up

  • Darren Smith: vocals, guitar
  • Mike Hall: guitars
  • Pat Carrano: drums
  • Stan Miczek: bass

Voto medio utenti

Provo sempre una certa invidia per musicisti a “tutto tondo” come Darren Smith; batterista, chitarrista ritmico e cantante, ruoli che ha ricoperto o ricopre con grand’abilità, anche se è proprio la voce l’aspetto più intrigante di questo suo nuovo progetto musicale personale: virile, stentorea, ruvida, ma in grado di addolcire il suo timbro quando le circostanze lo richiedono e capace d’ottime variazioni interpretative, tra Bryan Adams, Sammy Hagar, Jeff Scott Soto e soprattutto Harry Hess, il suo ex compagno negli Harem Scarem (il quale produce, mixa e collabora, al pari dell’altro Scarem Pete Lesperance, alla riuscita di quest’album) la cui ugola fu definita, da un altro splendido singer come Eric Martin, con l’espressione “velvet whiskey smoked voice”, descrizione colorita e molto azzeccata nell’identificarne efficacemente le caratteristiche peculiari e che mi sento di estendere anche al nostro Darren.
E’ chiaro che, anche se pregevole, la laringe dell’ex-drummer degli Harem Scarem, da sola non sarebbe stata sufficiente a rendere così attraente questo “Keep the spirit alive”, che si sviluppa in tredici tracce di notevole rock melodico, tra scalpitante hard, soluzioni armoniche riconducibili all’A.O.R. più brillante, ballate, accenni di power-pop e temi orientati a sonorità più attuali.
In quest’ambientazione di livello orientato con decisione a picchi medio-alti, si segnalano, in ogni caso, per la loro efficacia superiore (sebbene lo scarto sia veramente esiguo) il rock pop-ish contagioso “When I was you”, il “lentone” “King for a day” dall’esemplare linea melodica e lo splendido coro, l’hard rock su cui s’innestano ritmi funkeggianti espresso in “Still on my radio” (formidabili le stratificazioni vocali),la saltellante “Everybody knows”, con il suo stacco Aerosmithiano, l’elettroacustica “Black star”, con un’ammirevole interpretazione vocale di matrice bluesy e ancora l'aggressione meditata dal tiro irresistibile di “Why do I”, ma non dimenticherei di menzionare, inoltre, il groove heavy e le vocals filtrate di derivazione alternative di “So low” o il “tocco” moderno in versione slow evidenziato nella soulful “Taking on water”, le due bonus espressamente incluse per la versione europea del cd, anch’esse risolte con la consueta classe.
Citando ancora “Love hurts”, una singolare cover dei Nazareth in versione accelerata e ricordando gli ottimi musicisti Mike Hall (Killer Dwarfs, Helix), Stan Miczek (Honeymoon Suite) e Pat Carrano, che accompagnano Darren in quest’avventura (che in origine avrebbe dovuto chiamarsi Black Star), non si può che parlare di un disco davvero molto buono, che non esce assolutamente sconfitto dall’inevitabile confronto con i grandi Harem Scarem (anzi si può dire che si disputano tranquillamente l’eventuale “vittoria” sul classico “filo di lana”).
Per trovare un piccolo difetto al platter bisogna rivolgersi a lidi extra-musicali ed individuare nello scialbo artwork di copertina il suo aspetto meno riuscito, un dettaglio (che speriamo non ne limiti l’appeal commerciale) facilmente dimenticato non appena le prime note di quest’eccellente dischetto, proposto da un tutt’altro che anonimo Mr. Smith, cominceranno ad insinuarsi nei padiglioni auricolari dei melodic rock fans.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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