Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2001
Durata:50 min.
Etichetta:Metal Blade
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. METUS MORTIS
  2. BLIND SUFFERING
  3. SHADOWLAND
  4. CHECKMATE IN RED
  5. HOLLOW HIDEAWAY
  6. WEAKNESS SOWS ITS SEED
  7. INTO THE NEVER
  8. UNDER LIGHTS
  9. CYCLES
  10. BEHIND
  11. MEET ME IN THE DARK
  12. STRENGHT OF WILL

Line up

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"Metus Mortis", qualcosa come "paura della morte" in latino, è il quarto capitolo nella storia dei tedeschi Brainstorm.
L'album si apre con un'intro che porta lo stesso titolo e dai suoni perfetti per la colonna sonora di un film d'azione, beh... sino a quando esplode il drumming di Dieter Bernert, allora si scopre che il sound è l'ideale per un album di potente Heavy Metal.
Si tratta di "Blind Suffering", brano che conferma i Brainstorm come un gruppo poco legato al classico Power Metal teutonico, e che può essere più facilmente abbinato al Power d'oltreoceano, a gruppi come Metal Church, Annihilator, Vicious Rumors e direi anche ai Nevermore. Altro termine di paragone possono essere sicuramente i connazionali Angel Dust e sopratutto i Symphorce, questi ultimi non solo perché Andy B. Franck è il singer in entrambi i gruppi, ma anche per avere in comune il produttore Achim Köhler.
Ad un primo ascolto, magari superficiale, "Metus Mortis" potrebbe passare per un album monolitico, ed addirittura ripetitivo, idea rafforzata da una devastante sezione ritmica sempre in "prima linea", eppure se ci si addentra nelle pieghe dell'album si scopre che la situazione è ben diversa. Ecco saltare fuori ad esempio "Weakness Sows Its Seed" uno stupendo mid tempo, il brano che più mi ha entusiasmato tra quelli inclusi sul CD.
Certo, che buttato un occhio sul voto a fondo pagina viene facile intuire che non si tratti di un episodio isolato. Infatti, tutti i pezzi sono avvincenti, la drammatica "Shadowland", "Checkmate In Red" con il suo andamento alla Kamelot (anche se i chorus rammentano maggiormente i Jag Panzer), la tenebrosa "Under Lights", oppure la conclusiva "Strenght Of Will", tirata, dai cori coinvolgenti e con dei bei fraseggi di chitarre della coppia Ihlenfeld/Loncaric. "Metus Mortis" conferma la crescita continua dei Brainstorm, con un Andy B. Franck ormai perfettamente inserito nel sound del gruppo e che si segnala come uno dei migliori singer delle nuove leve, riuscendo a far dimenticare con facilità i due cantanti che lo avevano preceduto nei Brainstorm: sia Marcus Jürgens, presente sui primi due albums del gruppo, sia Henne Basse, che invece non ha fatto in tempo ad incidere nulla prima di andarsene nei Metalium.
Franck ne ha già incisi due di albums, prima "Ambiguity" ed ora "Metus Mortis", ma ne vedo molti altri, e brillanti, nel futuro dei Brainstorm.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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