Copertina 7

Info

Anno di uscita:2015
Durata:56 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. KINGDOM OF ROCK (VOCALS: JORN LANDE)
  2. OUT OF THE DARK (VOCALS: JAKOB SAMUEL)
  3. NO CONTROL (VOCALS: JOE LYNN TURNER)
  4. WHEN THE SKY FALLS (VOCALS: TONY MARTIN)
  5. ANGEL OF THE NIGHT (VOCALS: DAVID READMAN)
  6. I AM COMING FOR YOU (VOCALS: MAGNUS KARLSSON)
  7. ANOTHER LIFE (VOCALS: RICK ALTZI)
  8. NEVER LOOK AWAY (VOCALS: TONY HARNELL)
  9. A HEART SO COLD (VOCALS: HARRY HESS)
  10. THE RIGHT MOMENT (VOCALS: REBECCA DE LA MOTTE)
  11. WALK THIS ROAD ALONE (VOCALS: MAGNUS KARLSSON)

Line up

  • Magnus Karlsson: guitars, bass, keyboards, vocals
  • Jaime Salazar: drums

Voto medio utenti

Squadra che vince non si cambia” … è un famoso assioma che, sebbene per qualcuno appaia ormai superato (ad Allegri fischieranno le orecchie?), nello sport ha spesso dato degli ottimi risultati.
Ebbene, Magnus Karlsson, affermata celebrità del metal melodico internazionale, deve essere uno di quegli “allenatori in campo” che non amano molto i rischi, dacché dopo i buoni riscontri ottenuti dal debutto, per questa seconda prova dei suoi Free Fall ripropone, se non proprio gli stessi effettivi, almeno la medesima formula espressiva, “rastrellando” una bella fetta del gotha della fonazione modulata e inducendola ad applicarsi sulla consueta miscela di power, class-metal, AOR e hard rock partorita dalle sue sagaci sinapsi cerebrali.
L’effetto è tanto prevedibile quando godibile, soprattutto perché Karlsson è davvero un valente compositore (e un musicista sopraffino, pure) e riesce a sopperire a quel fastidioso senso di “programmazione” e di manierismo con una qualità nelle stesure di livello superiore.
Il resto lo fanno cantanti straordinari (con lo stesso Magnus che riesce a non sfigurare al loro cospetto) in un “Kingdom of rock” che non riserva “sorprese” e ciò nonostante assicura dosi cospicue di godimento cardio-uditivo a tutti gli estimatori di Rainbow, Pretty Maids, Royal Hunt, Masterplan e Stratovarius.
Non è semplicissimo segnalare i momenti migliori di un programma costruito in maniera abbastanza varia, capace di solcare “scientificamente” buona parte delle sfumature del genere, e allora diciamo che personalmente sono rimasto assai impressionato da brani più “leggeri” come “No control”, "I am coming for you”, “Never look away” e “A heart so cold”, mentre, al di là della loro perfezione formale, mi hanno convinto meno la title-track del disco, “Out of the dark” (belle, comunque, le linee vocali vagamente Meine-sche di Jakob Samuel dei The Poodles …), “Angel of the night” e la sinfonica “The right moment”, “roba” un po’ troppo scontatella per garantire l’attenzione sulla lunga distanza.
Non male, poi, l’ardore celtico di “Another life” e la melodrammatica digressione Sabbath-ianaWhen the sky falls”, anch’essa poco sorprendente e tuttavia carica del pathos (merito anche dello “specialista” Tony Martin …) necessario a non rendere l’operazione una sterile forma parodistica.
Se però mi chiedete qual è il pezzo “manifesto” dell’albo, beh, forse la mia scelta ricadrebbe su “Walk this road alone”, un frammento sonoro dal notevole grip emotivo, nonché la dimostrazione che anche da “solo” il nostro ha i mezzi per conquistare l’accesso alla Champions League del rockrama contemporaneo … per aspirare alla vittoria finale occorrerà uno sviluppo del “gioco” maggiormente intraprendente e istintivo ma Magnus Karlsson rimane un “avversario” di tutto rispetto per ogni pretendente al titolo.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 12 nov 2015 alle 12:06

Magnus Karlsson fa sicuramente la pipì da seduto,mai un rischio di farla fuori dal vaso. la minestra è sempre quella...quella buona!

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