Copertina 7

Info

Anno di uscita:2015
Durata:non disponibile
Etichetta:MRM Production

Tracklist

  1. UNITY
  2. NEVER LET YOU DOWN
  3. WORLD HAS GONE MAD
  4. SPIRIT OF LIGHT
  5. COME ALIVE
  6. I AM MINING
  7. LOVE KEEPS TURNING AWAY
  8. MOMENT OF TRUTH
  9. SOUND OF THUNDER
  10. THIS LOVE IS CRAZY
  11. CAUGHT IN THE MIDDLE

Line up

  • Martina Edoff: vocals

Voto medio utenti

"The new queen of nordic rock" e ammetto di essermi sentito un po' ignorante, anzi più ignorante del solito, nel non aver mai sentito prima tale Martina Edoff, consolandomi solo col fatto che sia una regina "nuova" e che magari l'incoronazione sia avvenuta da poco tempo, dovendo star dietro a mille generi musicali, oltre ad ogni aspetto extra musicale della mia vita.

Se anche voi, come me, siete stati finora all'oscuro della sua esistenza, sappiate che Martina è una bella milfona di 47 anni di Stoccolma, probabilmente con qualche origine russa alle spalle, che finora si è dilettata in realtà hip hop tipo Dr. Alban, pop tipo Ace of Base (aaaaall that sheee waaaaants mado' torno ragazzino) oppure rock come nei The Poodles, proprio quelli di Pontus Norgren, sì quello che è andato a suonare negli Hammerfall.

L'anno scorso ha pubblicato l'omonimo debutto ed oggi già si ritrova in tour con Epica ed Eluveitie, non proprio gli ultimi arrivati anzi, quindi o è ammanicata bene bene oppure male non se la cava. O entrambe le cose.

Ascoltando questo "Unity" mi è uscito spontaneamente un sorriso, non saprei esattamente spiegarvi la mia sensazione, ma sì forse è semplicemente spiegabile con "malinconia" o ancor meglio "nostalgia", dato che la signora in questione si diletta con un melodic rock di stampo nettamente ottantiano, perlomeno in gran parte dei brani che compongono questo disco, non propriamente pop ma senza dubbio l'appeal commerciale è evidente, una sorta di rock FM quando più cromato quando più graffiante, a seconda degli episodi.

L'apertura è di tutto rispetto, la title track è effettivamente di grande impatto ed una delle migliori del disco e si ha subito a che fare col timbro vocale di Martina, decisamente un po' particolare, diciamo "nasale" ma anche per questo differente dalle centinaia di vocine sfrangiamaroni delle sue più giovani colleghe, e dopo qualche secondo si è già nel vortice del brano con un chorus davvero coinvolgente ed azzeccato, così come gli assoli che saranno per tutta la durata del disco una vera marcia in più.

Alla lontana potremmo dirvi che la voce di Martina, in qualche passaggio (tipo "World Has Gone Mad") ricorda quella di Anastacia dei bei tempi, peraltro son quasi coetanee.

Paradossalmente i brani scelti per la promozione, i successivi "Never Let You Down" e "World Has Gone Mad", pur essendo assolutamente validi, non riescono nell'intento e risultano eccessivamente barocchi ed appesantiti oppure meno indovinati a livello di linee vocali, in ogni caso gradevoli ma senza entusiasmare.

Le cose migliori tornano quando il piede pigia sulla componente ottantiana, c'è poco da fare: quando inizia "Spirit of Light" non capiamo se ci troviamo di fronte a "Dreaming" di Malmsteen o di "How Will I Laugh Tomorrow" dei Suicidal Tendencies, ma l'effetto è assolutamente vincente.
Tra una "Come Alive" che ci mostra il lato più rock di Martina (e dei suoi sconosciuti - a me - musicisti, dato che non ho lo straccio di una bio), l'energica "I am mining", l'immancabile power ballatona "Moment of Truth" (questa sì da titoli finali di un film anni 80) e la bella doppietta finale "This Love is crazy", altro momento top del disco, e la malinconica e rabbiosa "Caught in a middle" i minuti passano lievi e spensierati, in questo mood vintage che ci riporta ai tempi quando il sottoscritto e la signora Edoff erano adolescenti pieni di sogni e felicità.

E magari per lei è ancora così.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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