Copertina 9

Info

Anno di uscita:2015
Durata:50 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. INANIMATE
  2. EARTH GRAZER
  3. GRAVITY
  4. ANTARES
  5. OUROBOROS
  6. BLACK LIGHTS
  7. VOYAGER
  8. MUCHOS TOUCHÉ
  9. ECHOES (FEAT. PIERRE DANEL)
  10. 5:12 AM (FEAT. PLINI ROESSLER-HOLGATE & LOTTI HOLZ)
  11. THE LICHTENBERG FIGURE
  12. SOUVENIRS

Line up

  • Matt Gelsomino : vocals
  • Florestan Durand: guitars
  • Amael Durand : drums
  • Charly Kelevra : guitars
  • Nicolas Delestrade: bass

Voto medio utenti

Buongiorno a tutti e benvenuti a una nuova puntata di “Crea il tuo album perfetto”! Il genere di cui ci occuperemo oggi è tra i più celebri di questi ultimi anni, il djent/metalcore. Ospiti della puntata sono i Novelists, giovane band proveniente dalla Francia con già un album alle spalle ma alla prima, vera occasione tra i grandi del settore. Ce la faranno a cimentarsi nella ricetta perfetta o il loro "Souvenirs" finirà clamorosamente con lo sgonfiarsi?

Vediamo innanzitutto se abbiamo tutti gli ingredienti necessari a creare il capolavoro, o quantomeno a provarci:


- Voce clean convincente e melodica
- Voce growl aggressiva e chiara
- Riffing assassino
- Chitarra ribassata con più corde del necessario
- Ritornelli melodici
- Classe e talento q.b.
- Artwork moderno
- Produzione potente e certosina
- Sezione ritmica imponente
- Originalità della proposta e “fantasia”
- Stacchi puramente metalcore

Direi che la lista della spesa è ottima e ben compilata. Vediamoli un po’ alla prova del fuoco..

La ricetta: prendete una parte della voce growl aggressiva e chiara di Matteo Gelsomino e mischiatela con il riffing assassino, la chitarra ribassata e la sezione ritmica imponente. Otterrete così l’opener “Inanimate”. Fatela riposare per un paio di minuti, aggiungete gli stacchi puramente metalcore fino ad ottenere “Earth Graver”, un composto apparentemente duro e compatto..ma non lasciatevi ingannare.
Ora, in un recipiente a parte mischiate in parti uguali la voce clean e la voce growl, unite i ritornelli melodici montati a neve ed ecco che la meravigliosa doppietta “Gravity”-“Antares” vi si parerà magicamente di fronte, soffice e spumosa. Non toccatela però! So che è dannatamente gustosa e che la voglia di infilarci mani e lingua è impellente, ma non abbiamo ancora finito..
A questo punto unite il composto duro e compatto con la massa soffice e spumosa appena ottenuta, spalmatela su una decina di brani e lasciateli cuocere in forno una quarantina abbondante di minuti. Se volete date pure un’occhiata di tanto in tanto dentro al forno, guardate l’impasto gonfiarsi, ammirate ad esempio “The Voyager” mentre lievita o le esplosioni di gusto di “The Lichtenberg Figure”. Poi togliete il tutto dal forno, lasciate raffreddare un po’, spolverate con originalità, classe e talento e gustatevi uno dei migliori album dell’anno.
Volete regalarlo a qualcuno? Beh infilatelo in un artwork moderno, accompagnatelo ad una produzione potente e certosina e avrete il perfetto regalo di compleanno o di Natale, che ormai ci siamo quasi.

Prima di lasciare lo spazio al TG e ai siciliani che fanno il bagno sulla spiaggia di Mondello, vi garantiamo che i Novelists faranno parlare di sé da qui ai prossimi dieci anni almeno, perché gruppi del genere sono davvero una piacevole rarità all’interno di un movimento che giornalmente sforna (è proprio il caso di dirlo) migliaia di gruppi fotocopia, che altro non fanno se non snaturare e sminuire un genere. Che poi il suddetto genere piaccia o meno è un altro discorso: d’altronde se sono al ristorante e quello di fianco a me mangia i broccoli, mica vado al suo tavolo a dirgli che è un coglione, no? Semplicemente me ne rimango nel mio angolino a ingozzarmi di lasagne.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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