Copertina 4,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:70 min.
Etichetta:Hall of Sermon
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SAPPHIRE
  2. KELCH DER LIEBE
  3. LICHTGESTALT
  4. NACHTSCHATTEN
  5. MY LAST GOODBYE
  6. THE PARTY IS OVER
  7. LETZTE AUSFAHRT: LEBEN
  8. HOHELIED DER LIEBE
  9. UNTITLED 1
  10. UNTITLED 2

Line up

  • Tilo Wolff: vocals, piano
  • Anne Nurmi: vocals, keyboards

Voto medio utenti

È meglio che lo dica subito: i Lacrimosa non mi sono mai piaciuti e questo nuovo album non mi ha fatto certo cambiare l'opinione che ho sempre avuto su di loro. La band composta da Tilo Wolff e Anne Nurmi ha una storia molto lunga alle spalle e può vantare una discografia ricchissima, ma a mio parere nessuno dei lavori finora pubblicati (alcuni dei quali anche molto ambiziosi...) ha lasciato davvero il segno. I due propongono da sempre un mix tra gothic, musica classica e metal, ma non sono mai riusciti a creare qualcosa di realmente valido e di credibile, scadendo spesso nella pacchianeria più totale e nel ridicolo (nei cd realizzati in questi anni ci sono alcuni brani piacevoli, ma anche molti episodi noiosi, prolissi e quasi privi di senso...). Purtroppo "Lichtgestalt" prosegue in tale direzione, e quindi ci mette ben poco a tediare l'ascoltatore. I pezzi sono esageratamente lunghi (il disco dura settanta minuti ma include solo dieci tracce!) e spesso monocordi, difatti molti di essi abbondano di sonorità classiche e lasciano poco spazio a elementi rock/metal. In questo caso però non si può parlare di musica sinfonica, bensì di un sound molto "alleggerito" rispetto a certe cose a cui i Lacrimosa ci avevano abituato in passato (non ci scordiamo che, qualche tempo fa, avevano addirittura collaborato con la London Symphony Orchestra!). Il problema è che il risultato di tale alleggerimento non è affatto positivo, e a dimostrarlo ci sono brani lenti e statici come "The party is over" o "Nachtschatten", ma anche canzoni più veloci e gothic-metal oriented (vedi ad esempio "Letzte ausfahrt: leben", "Sapphire" o "Lichtgestalt"), che comunque non riescono a convincere granché. Oltre a questo c'è da dire che Tilo e Anne non hanno mai avuto molto gusto nella scelta dei riff da usare nelle loro composizioni, e anche stavolta non si sono smentiti perché ciò che si può ascoltare è tamarro come non mai... Insomma, come avrete capito questo cd non è proprio uno di quelli da consigliare, anzi suggerirei quasi a tutti di stargli molto alla larga (a meno che non vogliate usarlo per addormentarvi!!). Da quest'ultima considerazione sono ovviamente esclusi i fan sfegatati della band, forse davvero gli unici in grado di sopportare una release del genere...
Recensione a cura di Angela 'Grendel' Benemei

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