Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2015
Durata:42 min.
Etichetta:Peaceville Records

Tracklist

  1. LAY DOWN AND DIE
  2. THE TEMPTER PUSH
  3. DEAD BURY DEAD
  4. EARTH FLIGHT
  5. WALK ALONE
  6. CURIOUS VOLUME
  7. MISUNDERSTOOD
  8. CLOSE THE CASKET
  9. SUFFERIN'
  10. DEVIL'S PLAYGROUND
  11. BECAUSE I MADE IT

Line up

  • Bobby Liebling: vocals
  • Victor Griffin: guitar
  • Greg Turley: bass
  • Pete Campbell: drums

Voto medio utenti

Il vecchio e allucinato Bobby Liebling ne ha visti di elefanti volanti, scimmie spaziali, follie incredibili e chissà in quali mondi meravigliosi e incubi profondi la sua mente lo ha trasportato sulle ali delle peggio droghe ma, pur tra mille avversità, si è riuscito a rialzare e tenere in piedi i mitici Pentagram, è sopravvissuto a se stesso, unico membro originale. Qui si scherza ma il vecchio Bobby ha avuto una vita davvero travagliata (come è possibile vedere nel toccante documentario del 2011 Last Days Here), la musica è stata la sua salvezza e al tempo stesso la sua dannazione. Da qualche anno sembra che le cose funzionino bene, Bobby si è ripulito, sposato, ha avuto un figlio ed è riuscito ad avere sufficiente lucidità per concentrarsi sulla musica e dopo il discreto Last Rites (2011), sono arrivati un disco dal vivo (Live Rites) ed un live DVD (All Your Sins: Video Vault) contenente diversi concerti registrati in differenti epoche della band. Sfruttando questa striscia positiva (il doppio senso è casuale), Bobby è rientrato in studio con il fido Victor Griffin (con lui più o meno continuamente dal 1982), il solido Greg Turley ed il nuovo drummer Pete Campbell. Anche questa scelta dietro il drum kit si rivelerà importante per la buona riuscita di Curious Volume.

Il nuovo disco dei Pentagram è vario quanto basta per garantire un ascolto intenso, attento, vivace, allo stesso tempo mantiene solidissime basi negli anni '70, basi che data la loro poliedrica natura danno vita a quella varietà che vi ho appena accennato. Le chitarre sono rigonfie di medie frequenze e frizzano a dovere tra arpeggi e accordi frustati, il basso è potente, pieno, distintamente udibile e trascina diverse melodie, mentre la batteria è finalmente grossa e ricca di groove con un suono live palpabile e non appuntito e parzialmente plasticoso come quello scelto nella precedente release. Metto in chiaro che i pezzi propriamente doom sono soltanto tre (The Tempter Push, Curious Volume, The Devil's Playground) ma sono dei brani davvero belli, ossessivi, intimi, e ricchi di feeling. Se speravate in qualcosa di più sinistro non deprimetevi visto che a parte la punkeggiante Misunderstood (comunque divertente e godibile), il resto del disco è composto da canzoni sature, ricche di vecchio blues contaminato con l'hard rock (quello che oggigiorno è chiamato stoner) che talvolta escono dirette e sguaiate (Lay Down And Die, Earth Flight), mentre in altre occasioni sono potenti e andanti (Walk Alone) o ancora arpeggiate e più lente (Close The Casket). La conclusiva Because I Made It è leggermente atipica, un giro di chitarra particolare introduce il pezzo che alterna momenti elettrici, quadrati in cui spinge forte ad altri più intimi, col suddetto giro di chitarra che torna a più riprese fino ad acquistare vigore e farla diventare sinistra e carica. L'acida e magnetica voce di Liebling, per quanto calata di potenza, si incastra alla perfezione nel tessuto musicale ed instilla in Courious Volume quella magia tipica della musica dei Pentagram.

Forse gli amanti di quello stoner che da diversi anni prolifera nell'ambiente heavy (più o meno doom) non sanno quanto sia stata importante la band di Washington nella creazione di un certo tipo di suono. A questi consiglio un ascolto di Courious Volume, si renderanno conto che in un colpo solo riesce a spazzare via buona parte delle band impegnate nel revival settantiano. Chi conosce e segue i Pentagram, invece, non può che gioire per questa rinascita musicale e sperare che finalmente la band possa recuperare un po' di quella straordinaria musica persa in troppi anni buttati al vento.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 02 set 2015 alle 22:31

No non lo conosco, ma mi immagino, il titolo già dice tutto....

Inserito il 01 set 2015 alle 17:42

Grande None \m/ . Li avevo messi infatti tra le uscite importanti poi ho rinunciato visto che è arrivata una sfilza di "hammered" in pochi giorni che la colonna in alto rischia di debordare. Poi ne ho già tre lassù, non voglio monopolizzare :D Avete visto il documentario su Bobby? Si trova facile, è molto "forte" e fa toccare con mano molti aspetti nascosti.

Inserito il 01 set 2015 alle 16:56

Forse un posto nel parterre d'onore se lo meritavano questi qua....

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.