Mörkhimmel - Ostří černé kosy zní

Copertina 6

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2015
Durata:32 min.
Etichetta:L`inphantile Collective

Tracklist

  1. CO JE MRTVé, NECHáM HNíT
  2. Z CIZíHO KREV POTEČE
  3. NA VĚKY VĚKŮ
  4. NEPŘíTOMNý NEPŘíTEL
  5. PRVNí PŘI KONCI SVĚTA
  6. DEN DNI JAKO VEJCE VEJCI SE PODOBA
  7. ZIMA
  8. UPROSTŘED PRáZDNOTY

Line up

  • Slávek: voice
  • David: guitar
  • Andy: bass
  • Hawran: drums
  • Honza Kapák: guitar

Voto medio utenti

Ma i Dismember non si erano sciolti?
Oppure hanno semplicemente cambiato nome e si sono trasferiti nella Repubblica Ceca?
Ascoltando il terzo album dei Mörkhimmel, quartetto di Praga, ho fatto queste considerazioni... poi sono andato a leggere la loro biografia ed ho scoperto che il gruppo nasce come crust/thrash band, genere che presumibilmente caratterizza i primi due lavori (presumibilmente perchè non li conosco) per poi inglobare elementi death nel proprio suono prima di dare alle stampe il qui presente "Ostří černé kosy zní", pubblicato in formato CD dalla L`inphantile Collective dopo che l'anno scorso era uscito solo in versione vinile auto prodotta.

Torniamo all'inizio di questa recensione: i Mörkhimmel mettono sul piatto otto brani, per meno di 40 minuti di musica, nei quali i suoni, la voce, il groove generale sono fortemente debitori dei maestri svedesi citati in alto, otto brani, dunque, potenti, la produzione è ottima, carichi di impatto e poveri di variazioni per un risultato finale che è quello di un album monolitico, forse noioso, ma ricco di adrenalina e che dal vivo, credo, darà il suo massimo.
Nella miscela sonora del gruppo si sente il backgroud thrash e alcuni elementi della scuola crust / hardcore sono senza dubbio presenti, in particolare il groove dei pezzi, ma è il death svedese l'elemento dominante con le classiche chitarre a motosega, sature di toni medi, e l'irruenza vocale alla Matti Kärki a fare da ciliegine sulla torta gentilmente preparataci dai Nostri.
Dunque, non un album originale e nemmeno particolarmente ispirato, ma senza dubbio una bella botta nei denti.
Un album cioè da mettere nel proprio lettore mp3 e scapocciare felici e contenti.
Ne di più ne di meno.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 09 lug 2015 alle 11:35

Ho letto un titolo in ceco e mi sono subito allertato... Il titolo si traduce più o meno "La nera falce affilata suona". Devo assolutamente sentirli per godermi il cantato nella loro lingua e come suona la chitarra questo Gianni Kapàk.

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