Copertina 8

Info

Anno di uscita:2015
Durata:31 min.
Etichetta:Fire Was Born Records

Tracklist

  1. LIMBO
  2. THE SHEPHERD
  3. THE DESCENT
  4. RAVENHEART
  5. ALL THOSE WHO WANDER ARE LOST
  6. THE HOLLOW SUNSET
  7. HAUNTED
  8. THE THREE BEGGARS
  9. THIS DARKEST HOUR

Line up

  • Thomas Franceschetti : vocals
  • Fabrizio Gesuato : guitars
  • Riccardo Gilardenghi: guitars
  • Simone Salerno: bass
  • Alessandro Pigoni: drums

Voto medio utenti

Eccoci di fronte ad una nuova proposta -core italiana, un gruppo interessante e dalla sicura prospettiva. Stiamo parlando dei The Big Jazz Duo, una band nata ad Alessandria dalle ceneri degli Screaming Venezia, monicker l'attuale più che mai fuorviante e per nulla attinente con il genere offerto dal quintetto italico. Nella rivoluzione che ha portato i ragazzi alessandrini a cambiare il nome alla band è compresa anche la ribellione del sound, che da un precedente metalcore/hardcore si è spostata verso un deathcore di ultima generazione. Nel 2013 il gruppo ha rilasciato il primo EP "Of Imperishable Heroes" e pochi giorni fa si è vista l'uscita del full-length oggetto di questa recensione, cioè "Enemy".

Di impatto immediato è l'artwork, opprimente e sinistro, che ricorda le pellicole cinematografiche della variante horror-psicologica, dove una presenza maligna può assalire l'ignaro spettatore da un momento all'altro. Una volta lasciata partire la musica si resta impressionati dal muro di suono che non ha nulla da invidiare a gruppi ben più noti come i Thy Art Is Murder (band che i Nostri conoscono sicuramente benissimo e probabilmente a cui si ispirano pure). La botta causata dalla potenza sprigionata dai The Big Jazz Duo è sicuramente spaventosa, ma il combo alessandrino dispensa anche momenti in cui entrano melodie di piano che ben si alternano all'aggressività sprigionata dalla martellante sezione ritmica e dal notevole lavoro di riffing degli axeman. Una particolare lode va al cantato di Thomas Franceschetti, autore di una prestazione encomiabile e varia per tutto lo scorrere del disco. Fra blast beats, momenti che richiamano il symphonic, growl, scream, sprazzi di technical, lo spettacolo è assicurato e fa piacere notare che ogni tanto lo stagnante ambiente metal italiano possa proporre qualcosa di diverso e di invogliante. Gli episodi da sottolineare sono molti all'interno di "Enemy", citiamo solamente l'accoppiata "All Those Who Wander Are Lost" e "The Hollow Sunset" che può ben raffigurare la proposta dei The Big Jazz Duo.

In conclusione si può senza dubbio affermare che i ragazzi piemontesi hanno stoffa da vendere e si potrebbe anche scommettere in un loro luminoso futuro (non fosse per la stranezza del music business). Continuate per la vostra strada e fregatevene delle critiche degli addetti ai lavori che potrete incontrare nel corso della vostra carriera; la passione e la bravura pagano sempre alla fine.

The Three Beggars (Official Playthrough)

Recensione a cura di Stefano Giorgianni

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