Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2014
Durata:39 min.
Etichetta:Minotauro Records

Tracklist

  1. RETURN OF THE GODZ
  2. NO LIMIT TO THE EVIL
  3. DEVIL’S THORN
  4. COLD WINTERS NIGHT
  5. LECHE DI TIGRE
  6. PHANTOM HOST
  7. SUICIDE GIRL
  8. STEVE MCQUEEN
  9. TWO TON HAMMER
  10. BLACK RHINO

Line up

  • Mark “Hawk” Hawkinson: vocals, screams
  • Lenny Burnett: guitars, vocals
  • Matt Fox: guitars, vocals
  • Ron E. Banner: bass, vocals
  • Chris Gohde: drums

Voto medio utenti

Gli Zero Down non tracciano nuove vie espressive, non sono una “new sensation” della tradizione metallica e nemmeno hanno alle spalle un passato (tre buoni album all’attivo) tanto glorioso da permetter loro di vivere sugli allori, ma se cercate un gruppo solido e compatto, capace di scrivere ed eseguire melodie possenti, riff attanaglianti e solos flagellanti, il mio modesto suggerimento è di non trascurare questo “No limit to the evil”, un disco alquanto coinvolgente dalla prima all’ultima nota.
Ovviamente vi devono piacere Judas Priest, Accept, Malice, Saxon e Motorhead, frullati piuttosto abilmente in un sound pilotato dall’ugola scorticante di Mark “Hawk” Hawkinson, sferzato dai fendenti dei “maestri d’ascia” Lenny Burnett e Matt Fox e sostenuto dalla tumultuosa sezione ritmica composta dalla coppia di fabbri Ron E. Banner e Chris Gohde.
Trentanove minuti di heavy metal anthemico, graffiante e adrenalinico vi attendono al varco senza soluzione di continuità, a partire dalla potenza albionica di “Return of the godz” e della title-track, passando per le cadenze alemanne di “Devil’s thorn”, “Leche di tigre” e del panzer “Steve McQueen”, per il sentore settantiano (Thin Lizzy docet) di “Cold winters night”, la velocità primitiva di "Phantom host” (roba che piacerebbe tanto a Udo quanto a Lemmy!) e approdando, con "Suicide girl” e “Two ton hammer”, a lambire territori più “affabili”, concedendosi a una versione particolarmente grezza e scorbutica di street-metal.
“No limit to the evil” è un albo che, senza troppe pretese, fisime e paranoie, vi farà riassaporare il gusto intenso e corposo dell’HM classico … a me continua a piacere e a voi?

P.S. l’artwork dell’opera è curato da Ed Repka, disegnatore statunitense noto per aver lavorato per Megadeth, Dark Angel, Death e molti altri nomi celebri della scena metal internazionale.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.