Copertina 8

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2015
Durata:52 min.
Etichetta:Inner Wound Recordings

Tracklist

  1. WE ARE THE OCEAN
  2. THE BATTLE OF PARIDAS
  3. DISCIPLES OF THE SUN
  4. BACK FOR MORE
  5. GENETIC PROCESS
  6. FEARLESS
  7. PERFECTLY IMPERFECT
  8. UNVEIL
  9. HOPE SPRINGS ETERNAL
  10. EXPOSURE
  11. WHEN BLACK TURNS TO WHITE
  12. PHOTOGRAPH

Line up

  • Terje Harøy - Vocals
  • Morten Gade Sørensen - Drums
  • Jonah Weingarten - Keyboards
  • Toke Skjønnemand - Guitars
  • Jacob Hansen - Guitars

Voto medio utenti

I danesi Pyramaze sono da sempre una band con un potenziale grosso così. A cavallo di quella nuova ondata di power/prog figlio di Symphony X e cugino di Anubis Gate, DGM e molti altri, il combo danese in soli tre albums, ossia fino al 2008 si era già "permesso" il lusso di avere dietro al microfono signori Cantanti del calibro di Lance King, Matt Barlow e Urban Breed. Inevitabile dedurne che, seppur non esattamente mainstream, i Pyramaze godano comunque di grande considerazione anche tra gli addetti ai lavori, e i tre begli albums alle spalle ne sono testimonianza forte e sicura.

Dopo una lunga pausa, dovuta principalmente all'ennesimo rimescolamento di line-up, la band di Jacob Hansen e soci torna con un nuovo full-length, "Disciples of the Sun", ed un nuovo singer, Terje Harøy. Cosa aspettarci dunque dal nuovo capitolo? Nessuna nuova, buona nuova: il nuovo album spacca il sederino ai passeri, esattamente come i predecessori.

Il particolare blend di prog, power, mood e tecnicismo raggiunge qui l'apice per i Pyramaze, che riescono a sembrare contemporaneamente gli Evergrey, gli Anubis Gate, un pò i Symphony X, moltissimo i Pyramaze.
Dopo l'intro "We are the Ocean" sono i primi due brani, "The Battle of Parids" e soprattutto la stupenda title track, a chiarire una volta per tutte che i danesi non scherzano affatto: le strutture-canzone sono ben salde, pur condite da strumentisti tecnicamente ineccepibili, e vogliosi di dimostrarlo ad ogni battuta. Grazie al cielo, il resto del platter tiene alta la tensione, forse giusto un piccolo 'sedersi' su brani non imprescindibili seppur piacevolissimi come "Perfectly Imperfect" o "Hope Springs Eternal", ma il livello generale è altissimo, al netto di una certa autoreferenzialità che a volte disturba un pochino, ma giusto un pochino.

E il nuovo cantante? Beh, vi assicuro che Terje non sfigura affatto accanto ai ben più blasonati nomi che lo hanno preceduto; ottima la pasta sonora, forse solo un filo troppo sottile e poco carica di basse, intelligente l'uso del cantato sporco, ben alternato ai clean soprattutto nelle parti più tirate. Il ragazzo sa il fatto suo, e merita di essere ascoltato.

Combattuto fino alla fine per assegnargli un bel TOP, alla fine ho optato per il sì, anche se la cosa cambia poco la sostanza. "Disciples of the Sun" è un discone, se amate il genere, e comunque davvero un ottimo prodotto, frutto di gente che ama il proprio 'lavoro'. Bravi!


Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino
Cercatori d'Oro

La band cambia pelle perdendo il suo leader(songwriter & autore di tutti i testi)Michael Kammeyer non interessato più alla scena musicale e dedito a doveri famigliari,però il giro di boa non rende la creatura Pyramaze peggiore,solo diversa e per certi versi più simile all'altra band danese cugina,gli intellettuali Anubis Gate(da cui hanno preso il chitarrista/cantante/produttore Jacob Hansen e il cui cantante ha scritto tutti i testi dell'album).Album melodico e meno fantasy.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 04 giu 2015 alle 15:20

Graz!!!

Inserito il 03 giu 2015 alle 19:18

Commenti ripuliti da 30 e passa off topic. Se volete commentare altre cose, usate il forum o i social network o aprite un blog :)

Inserito il 03 giu 2015 alle 11:37

..e in tutto questo "Cento Vetrine\Un giorno in Pretura" i Pyramaze (non capendo una mazza di italiano...per fortuna loro) vedendo tutti sti commenti,penseranno "WOW come interessa il nostro album!!" *__*

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.