Copertina 9

Info

Anno di uscita:1986
Durata:35 min.
Etichetta:Atlantic Records

Tracklist

  1. DANCE
  2. ONE GOOD LOVER
  3. DRIVE ME CRAZY
  4. SLIP OF THE LIP
  5. BODY TALK
  6. LOOKING FOR LOVE
  7. SEVENTH AVENUE
  8. IT DOESN'T MATTER
  9. TAKE A CHANCE
  10. ENOUGH IS ENOUGH

Line up

  • Stephen Pearcy: Voce
  • Robbin Crosby: Chitarra
  • Warren DeMartini: Chitarra
  • Juan Croucier: Basso
  • Bobby Blotzer: Batteria

Voto medio utenti

Nel 1986 le mie preferenze erano attratte da due poli fatalmente distinti: chic metal e thrash metal, ovvero i due imperi del nuovo metalrama di stampo USA, visto che il true metal (di cui sono altresì sostenitore) era all'angolo, relegato nell'underground.
Ovvio, gli anni '80 sono stati i veri anni innovativi (....e non solo per il metal, ma per il modo di vivere) e diciamo, con un brutto termine, ammetto di essere stato un metallaro 'stiloso', mentre alcuni non vedevano affatto bene un 'matrimonio' tra chic metal e thrash. Ma se prendiamo in esame la Bibbia fonica dell'epoca (alias Metal Massacre) ci si accorge che della stessa 'partita' facevano ad esempio parte proprio i Ratt e gli Slayer!

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Si, 'stiloso' si diceva, perché nel nostro Paese ci voleva apertura mentale e non conformismo (oggi più che mai in auge) nell'accettare il ruolo di aderente alla truppa metallica a dispetto della moda imperante all'epoca (i paninari, oggi diventati influencer), sino a quasi, appunto, formare un proprio stile.
Ed i Ratt di stile ne avevano da vendere, partiti proprio dagli acerbi accenti new wave of american heavy metal di Metal Massacre, sino allo stardom internazionale di album imprescindibili come 'Out Of The Cellar' ed 'Invasion Of Your Privacy', per arrivare a questo 'Dancing Undercover' che alcuni all'epoca etichettarono come un mezzo passo falso (!?) perché probabilmente meno heavy rock dei suoi predecessori, mentre il vero passo falso arriverà con 'Reach For The Sky'.
Ma questo no!



'Dancing Undercover' è un affascinante affresco dei luminosissimi anni '80, è un disco per chic rockers maturi; a partire all'artwork del platter si denota un certo touch of class, i cinque topi vi sono posti sopra con una posa tutt'altro che artefatta o di maniera, o peggio ancora di vanagloriosa posa.
La musica che poi ne fuoriesce è il massimo del dinamismo incantevole del rock metal anni '80, con un tocco di aor in alcuni casi, basta sentire 'Dance', saltellante ed anthemica come poche. '7th Avenue' descrive davvero bene il paesaggio urbano newyorkese, forse omaggio alla stessa casa discografica; vi sembrerà di passeggiare sotto gli eleganti edifici in art deco.
Poi c'è il tema caldo e sexy di 'Slip On The Lip', altra canzone metallica con melodia vincente ed un ancheggiare perentorio, così come 'Body Talk' che possiede un riff serratissimo, come gli anni '90 sconfesseranno.
'Drive Me Crazy' riporta in auge i classici Ratt di 'Out Of The Cellar', mentre 'One Good Lover' fa parte del nuovo corso, ancora una volta anthemica ed attesta che il ritmo incalzante di 'Dancing Undercover' non conosce cedimenti; nemmeno con la programmatica ''Enough is Enough' che si appoggia su di un arpeggio acustico prima del suo ritmo roboante e sincopato.

Chitarre svettanti, cori a pieni polmoni e poliritmie fanno di 'Dancing Undercover' un vero e proprio inno edonistico targato eighties, lontano dalle brutture che contamineranno musica eccelsa uscita in quel decennio.
Come dire 'Take a Chance': non rinunciate al meglio

Recensione a cura di Fabio Zampolini

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 23 dic 2021 alle 21:16

Body Talk scoperto guardando "Il Bambino d'oro" con Eddie Murphy. Amore al primo ascolto.

Inserito il 23 dic 2021 alle 17:57

Ce l’ho! Lo metto su va!!

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