Copertina 7

Info

Anno di uscita:2015
Durata:42 min.
Etichetta: Inverse Records

Tracklist

  1. SWALLOW
  2. LYE
  3. LIE
  4. DILATE
  5. TIRE IRON

Line up

  • Toni Raukola: vocals
  • Eetu Lehtinen: guitars
  • Lauri Tattari: drums

Voto medio utenti

Li ho scelti per il nome e per la cover.
E forse anche per la Terra da cui provengono.
Mi piace l'etichetta, mi piace il genere, mi piace andare incontro alle cose che conducono inevitabili sviluppi.
I B. mi piaciono, per quello che ascolto, e ancor di più per quello che provo.
Introfletto per salvaguardare quello che accade tra me e me.
Il me-me è per definizione l'unità culturale base ma in questi pochi minuti sa di allegoria.
L'artificio di trattenere il caos ordinato delle canzoni nelle sensazioni rimanda alla genesi delle onde sonore: ciò che il suono ricrea nel suono.
Si va dal rumore di fondo planetario alle matrici da cui propaga...
sino ai destinatari finali.
Ora fruitori e confini. Ora umani e ora coscienze perse.
Lo spazio che allaccia questo modo di concepirsi è espanso, liscissimo, e non frattura. Anzi.
Il Self in Hide non si cela affatto.

La maggior parte dell'album è metal morbido, fluido, mai raffazzonato o agitato a caso.
E un'emulsione di densità
moderatamente variabile
che si spiega rapida come un tartaruga acquatica.

VI invito a infiltrarVi in alcuni passaggi vocali e nella profondità di campo del basso.
Forse qualche passaggio floidiano, qualche colpo di rullante qua e là e qualche postroccata di chitarra andavano levigati.

L'erosione è scultura // se i nostri sapranno evocarla dal talento.

I rimandi ad Isis sono dovuti (trovo assurdo lesinare tali riferimenti).
La ricerca di consonare con i più bravi può ammorbare: non è questo il caso.
Da notare qualche lascito Enslavediano nelle chitarre verso i culmini finali dell'album.
Vale il discorso di prima? Forse.
O, forse, rispetto alla vena prog dei vichinghi citati, ai collassi katatonici e ad alcune frasi atmosferiche da cultori della Luna possiamo tacere dopo il punto.
Mi piace osannare Allochiria, Amniac e co. (Callisto) e chissà che questo minuto colpo di fulmine non mi trasformi in un affezionato.

Per adesso, ascolto consigliatissimo tendente al doveroso.
Ritornate a sintonizzarvi che al prossimo giro tocca ad Avenged Sevenfold (scherzo) e a Prodigy (non scherzo)

Possiate trascorrere un aprile lucente ed intestino
Recensione a cura di Marco Pastagakio Regoli

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