Copertina 6

Info

Anno di uscita:2001
Durata:47 min.
Etichetta:Inside Out
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE MASTERPLAN
  2. RULERS OF THE MIND
  3. WATCHING THE SKIES
  4. STATE OF PARALYSIS
  5. THE ENCOUNTER
  6. MARK OF THE TRIANGLE
  7. DARK WATERS
  8. DIFFERENT WORLDS
  9. MISLED

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In questo fin troppo freddo settembre, ritornano anche gli svedesi Evergrey, con un disco che a quanto sembra, è una delle uscite di punta della Inside Out di questo fine 2001. Questa volta la band capitanata da Thomas Englund, ci propone un concept album incentrato sul rapimento alieno. Seppure non abbia i testi di fronte, ascoltandoli attentamente devo dire che l'argomento risulta abbastanza interessante: la perdita di memoria, il non riuscire a dormire, la disperazione del ragazzo rapito, il tutto visto con i suoi occhi, con le sue sensazioni. Bene, parliamo della musica ora, che è la cosa più importante! Devo premettere che non ho mai apprezzato più di tanto la proposta degli Evergrey, per una, a mio parere, manifesta carenza di idee e per canzoni spesso prive di mordente, che mi facevano cadere volentieri in lunghi sonni!! Questo "In search of truth" non si discosta molto dal passato della band, ma devo dire che ho trovato le canzoni molto meglio strutturate e più compatte. Si parte con la trascinante e melodica "The Masterplan" per la quale la band ha girato un video clip...forse il miglior capitolo del disco intero. "Rulers of the Mind" è un'altra canzona molto diretta e "prog" influenced..ed è qui che cade tutto! Da questa song in poi, le altre sembrano tutte uguali!! Ovvero abbiamo la schitarrata in stile Symphony X, la strofa malinconica ma mai del tutto convincente, la parte di pianoforte e il ritornello anch'esso molto "tragico" ma mai convincente al massimo. Segnalo qualche song che mi ha colpito più delle altre...per esempio "Watching the Skies" è una song molto trascinante e d'impatto; molto bella è anche "Mark of the Triangle" però anche qui vale lo stesso discorso fatto per le altre. Bisogna dire che comunque il disco è molto ben suonato e registrato (basti pensare che le registrazioni sono state fatte negli studios del mitico Andy LaRocque), però questo non basta ad innalzare le doti compositive della band e il livello qualitativo delle canzoni. Penso che gli Evergrey siano una band con degli ottimi componenti, ma sia nel contempo una band troppo sopravvalutata dalla critica....insomma in giro c'è di meglio e ci sono bands che meriterebbero molto di più di questi svedesini. Per concludere, se gli Evergrey già vi piacciono, allora questo disco farà la vostra gioia, essendo a mio parere ben superiore dei suoi predecessori; se non vi piacciono o non li avete mai ascoltati, vi consiglio di guardare altrove ma magari dategli comunque un'ascoltata per curiosità.
Recensione a cura di Davide 'Damnagoras' Moras

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