Nocturnal - Arrival of the Carnivore (reissue)

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2015
Durata:33 min.
Etichetta:MDD Records

Tracklist

  1. COVEN OF DARKNES
  2. TEMPLES OF SIN
  3. SATANIC OATH
  4. PREVENTIVE WAR
  5. BURN THIS TOWN
  6. WAR OF SPIRITS
  7. MERCILESS MURDER
  8. NUCLEAR STRIKE
  9. VICTORIOUS NIGH
  10. AWAKENING THE CURSE OF SOULS

Line up

  • Mayhem: vocals
  • Hellbastard: drums
  • Avenger: guitars
  • Vomitor: bass

Voto medio utenti

Sono già passati dieci anni da quando i tedeschi Nocturnal hanno dato alle stampe il loro album d'esordio, un più che discreto "Arrival of the Carnivore", e ora la MDD Records ha deciso che è giunto il tempo di dargli un'altra occasione, approfittando del buon momento che sta attraversando il Thrash Metal.

E quello dei Nocturnal è uno di quelli più fedeli alla linea, ma allo stesso tempo anche alle loro radici, tanto è forte l'influenza dei Destruction di "Infernal Overkill" e "Eternal Devastation", e più in generale di quel Thrash Metal sporco e virulento che la Germania era stata in grado di sviluppare negli anni '80, tra Necronomicon, Violent Force o Darkness.
Un percorso musicale che i Nocturnal non hanno abbandonato nelle loro successive uscite discografiche, tra cui i due full lenght "Violent Revenge" e "Storming Evil", che hanno confermato il loro status di formazione fortemente derivativa ma allo stesso tempo credibile.

Lasciata scorrere l'intro strumentale, già da "Temples of Sin" è evidente come Mayhem sbraiti alla guisa di un Mille (Kreator) o di uno Schmier (Destruction) mentre la chitarra di Avenger non riesce a evitare di pagar pegno alla lezione degli Slayer e degli Exodus, per quanto poi, nella conclusiva "Awakening the Curse of Souls" scopriamo i Nocturnal alternare la tipica aggressività Thrash con un guitarwork che sembra invece guardare al primordiale Swedish Death Metal, con un occhio di riguardo ai Dissection.

Unica pecca non aver rimpolpato un po' questa ristampa, dato che ci si limita a ripresentarne la sola tracklist ufficiale senza l'aggiunta di alcun bonus, nemmeno la cover di "Sign of Evil" dei Violent Force che all'epoca aveva trovato posto nell'edizione limitata in vinile dello stesso "Arrival of the Carnivore".




You want it all, but you can't read it
It's in your face, but you can't read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the review
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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