"Hate Is the Law"

L'odio è la legge.
Basta il titolo di uno dei brani del nuovo lavoro degli storici death metallers polacchi Hate per inquadrarne la musica e dare un senso a questo "Crusade:Zero", secondo lavoro che il gruppo rilascia per la prestigiosa Napalm Records.
Un puro concentrato di odio, di brutalità e violenza per un album che, come da tradizione, non fa nessuna concessione all'ammorbidimento ma che, al contrario, è fiero portabandiera del VERO death metal.
"Crusade:Zero" è "semplicemente" quanto detto fino ad ora.
Esso è quello che sempre dovrebbe essere il death metal: perizia esecutiva, riff trita ossa, voce devastante, rabbia e, soprattutto, brani oppressivi, furenti e sulfurei nei quali il gruppo da sfogo al suo modo di intendere il metallo estremo attraverso ritmi spesso adagiati su tempi medi e velenose melodie che strisciano sotto la distruzione e prorompono in fase di solos.
La prematura morte del bassista Slawek "Mortifier" Arkhangelsky, deceduto a causa di una aritmia cardiaca la notte tra il 5 ed il 6 aprile del 2013, sembra, paradossalmente, aver dato nuova vita agli Hate che se ne sono usciti, infatti, con un dischetto p e r f e t t o in grado di confermare lo status di gruppo culto che Adam Buszko e soci si sono ampiamente meritati in tanti anni di carriera, gli Hate sono in giro dal 1990, per via di una manciata di nuove canzoni che sono un inno al death metal. Quello vero ovviamente.

Insomma, i Behemoth raccolgono gli onori e popolano le copertine delle riviste di settore, ma se amate davvero il death metal, dovete per forza di cose amare questo lavoro e farvi quindi annichilire dalle sue soluzioni sonore intricate e letteralmente deflagranti che sono gioia per le orecchie e, lasciatemelo dire, per lo spirito del Death Metal.
Quello con la D maiuscola però, non le sue versioni annacquate o "sperimentali" che, personalmente, detesto.

Chiudo come ho aperto:

"Hate Is the Law"

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