Dopo una decade di fatiche e la soddisfazione di aver condizionato, con un pregevole e degno tributo, la scena gothic/metal mondiale, “Fassade” è il vero capolavoro dei Lacrimosa, che in quanto a dettagli, qualità del suono e armonia delle composizioni è il risultato d’importanti riflessioni e di avvenente maturazione stilistica.
Infatti, Anne Nurmi e Tilo Wolff, invece di prendere una pausa e pubblicare un “best of”, hanno concentrato le loro attenzioni su un nuovo lavoro, con il supporto di cori, orchestrazioni sinfoniche, rompendo la tradizione musicale ma mantenendo allo stesso tempo, il timbro e le caratteristiche che li contraddistinguono. I testi sono stati scritti quasi tutti in passato, e sono il pilastro d’ispirazione per le successive composizioni musicali.
L’argomento dominante di “Fassade” è l’intensa analisi della psiche umana e il suo confronto con gli aspetti religiosi. Domina un’infernale sinfonia, grazie all’ausilio non indifferente di una famigerata orchestra tedesca, e si alternano atmosfere distaccate e più intime, come accade in “Fassade part 1”, “Der Morgen Danach”, “Warum so Tief?” e “Stummer Worte”.