Copertina 7

Info

Anno di uscita:2014
Durata:39 min.
Etichetta:To React Records
Distribuzione:Andromeda

Tracklist

  1. MERCY COLUMNS
  2. VULTURE CULT
  3. IN FOR THE THRILL
  4. TURNING INTO PRIMALS
  5. SUSPERIA
  6. VELVET NAILS
  7. DIGGING THE GRAVE (FAITH NO MORE COVER)
  8. SMOOTH THE STONES
  9. THE ECHONAUT
  10. THE GOOD TYRANT

Line up

  • Filippo Tellerini: vocals
  • Stefano Casadei: guitar
  • Francesco Vicini: bass
  • Alberto Casadei: guitar
  • Marco Biondi: drums

Voto medio utenti

Devo dire che quando fai una copertina come quella di questo "Siamesian", le reazioni rischiano di essere due: disturbata e incuriosita. Io devo ammettere di essere stato tirato nel mezzo dalle due reazioni, proprio per via dell'impatto emotivo dato dall'immagine usata dai Fightcast per il proprio disco.

Si parte quindi con la curiosità. Che faranno mai i Fightcast? Data la copertina, appunto, ho subito pensato a qualcosa alla TooL, alla Soen..niente di più sbagliato.
I romagnoli con "Siamesian" intraprendono la strada del groove-core (tanto ormai sto suffisso -core lo si può mettere dappertutto), con un sound di fortissima matrice americana a farla da padrona lungo tutte le 10 tracce che lo compongono.
Innovativo fino a un certo punto, suonato benissimo e cantato altrettanto (anche se, almeno personalmente, non amo troppo questo tipo di voci eccessivamente roche), il disco è senza dubbio interessante sotto molteplici punti di vista, il più importante è sicuramente quello del non scadere mai nel banale. I brani, pur pagando spesso dazio a nomi più blasonati della scena ("Turning Into Primals" mi ha ricordato alcune cose degli Hatebreed, "Smooth to the Stones"
addirittura i Pantera e "Susperia" i conterranei Destrage, soprattutto per alcune soluzioni di chitarra), sono adeguatamente personali, trasudando una passione che non s'insegna ma con la quale si cresce.
Passione che sfocia anche nella scelta della cover da inserire nel disco, nel caso particolare quella di "Digging the Grave" dei mostri Faith No More, ulteriore dimostrazione di passione per la bella musica e coraggio.

E i Fightcast dimostrano di essere cresciuti bene, limando le incertezze dell'esordio (comunque datato più di 6 anni fa) e sviluppando con "Siamesian" idee proprie, mai banali e a tratti suggestive. Avanti così, con un'etichetta attenta come la To React il futuro può solo essere roseo!

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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