Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2015
Durata:60 min.
Etichetta:Prime Eon Media Ltd.

Tracklist

  1. KILL ME IF YOU CAN
  2. BEYOND THE GRAVE
  3. ON MORROW'S BREAK
  4. EYES OF THE MACHINE
  5. QUANTUM GENOCIDE
  6. SHADOWS OF OTH
  7. FATED TO BURN
  8. NOBOT 2
  9. FESTIVAL OF FEAR
  10. HOLY
  11. THE NIGHTMARE KING
  12. YOUR HOLLOW SOUL

Line up

  • Mike Neal: bass
  • Brian Harris: drums
  • Michael Harris: guitars
  • Kelly Sundown Carpenter: vocals

Voto medio utenti

Sono sempre stata un po’ scettica a reunion di questo tipo, ma in questo caso devo ricredermi. Il progetto DARKOLOGY nato nel 2009 ha già riscosso un discreto successo già con il primo album “Altered Reflctions”. Successo meritatissimo finendo dritti dritti in tour insieme agli Overkill, ai Prong ed Enforcer. I Darkology sono il risultato finale di una reunion americana, di musicisti di alto livello del panorama heavy metal senza precedenti. Troviamo un Brian Harris, ex batterista dei Firewinds ed ex Solstice, in ottima forma fisica a curare le parti della batteria, per le linee della chitarra abbiamo il fratello di Brian ovvero Michael Harris ex chitarrista dei Thought Chamber ed Arch Rival, Mike Neal per il basso e infine a guidare questa impresa a dir poco epica come frontman d’eccezione, abbiamo Kelly Sundown Carpenter meglio noto come ex vocalist dei Beyond Twilight, Outworld & Firewind in support live.

Il 15 giugno esce il loro secondo album pubblicato dalla Eon Prime Media intitolato Fated to Burn. E contiene dodici bellissime tracce per un totale di più di un’ora di ascolto. Già con il primo brano si intuisce che lo stile è un mix palesemente riconducibile ai Metal Church, Judas Priest e Sanctuary. Riff e arrangiamenti senza tanti fronzoli e virtuosismi generosi, con una carica impressionante e davvero suggestiva. Le melodie orecchiabili in tutte le tracce del disco, lo rende un lavoro semplice e che si rifà alla buona vecchia scuola heavy-metal senza stravolgerla. Si tratta di un platter molto vario, con generosi acuti vocali e parti in cantato pulito da brivido e di grande carisma da parte di Carpenter, degni da ricordare un Rob Halford ai tempi d’oro e chitarre in piena eruzione dall’inizio alla fine del disco, con tanto di riff e assoli in alcuni brani dotati di grande pathos e misticità specialmente nella seconda traccia “Beyond the Grave", sicuramente il brano più bello di tutto il disco, anche se in realtà nessun brano è brutto e sono tutti di ottimo imprinting musicale. Nulla da dire riguardo all’ottimo lavoro del batterista dotato sicuramente di una esperienza importante che va braccetto con il giovane Mike che ricordiamo essere ex bassista dei Black Widow e dei Salem Lot.

Con questo secondo capitolo, la band fa comprendere che ha ancora moltissimo da offrire al panorama heavy, mantenendo comunque le tradizioni musicali che storicamente hanno tramandato i Metal Church e i Judas Priest. In un panorama musicale un po’ in declino, i Darkology fanno da spartiacque di questo sistema che tende troppo spesso a sottovalutare queste reunion, dando uno spiraglio di speranza ai nostalgici fan di gruppi che hanno fatto la storia del metal. Fated To Burn è un disco bellissimo, favoloso e importantissimo in questa decade un po’ in crisi, in grado di soddisfare i gusti degli ascoltatori nuovi e di quelli un po’ più datati.
Recensione a cura di Helena Kiske

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 07 lug 2015 alle 00:58

Un cantante con le palle, bellissimi riff, assoli curati, canzoni varie e ben costruite e tanta potenza. In pratica l'US Metal 2.0 Disco spettacolo \m/

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