Copertina 5,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2014
Durata:50 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. HECTOR'S HYMN
  2. (R)EVOLUTION
  3. BUSHIDO
  4. LIVE LIFE LOUD
  5. EX INFERIS
  6. WE WON'T BACK DOWN
  7. WINTER IS COMING
  8. ORIGINS
  9. TAINTED METAL
  10. EVIL INCARNATE
  11. WILDFIRE

Line up

  • Oscar Dronjak: guitars
  • Pontus Norgren: guitars
  • Anders Johansson: drums
  • Joacim Cans: vocals
  • Fredrik Larsson: bass

Voto medio utenti

Per chi vi scrive, gli Hammerfall erano e SONO tuttora il gruppo che ha segnato la rinascita di un certo metal classico che a metà anni '90 era così bistrattato e fuori moda che quando la Nuclear Blast decise di scommettere su questi cinque sconosciuti svedesi, con alle spalle solo risibili partecipazioni in formazioni death metal o giù di lì, furono in molti a ridere dietro la decisione della label di Donzdorf.

Poi la storia la conosciamo tutti: due album immortali, loro che diventano alfieri del power metal più ovvio, retrò e coinvolgente che si potesse ascoltare nell'ultimo decennio, tanto che ispirano reunion di band ormai defunte o dimenticate (tipo "Back to Back" e "Ravenlord", tanto per citare un paio di brani "colpevoli") e movimenti vari, con un'ondata di revisionismo metallico che spazzerà via nel giro di due o tre anni tutte le fetenti mode alternative che impazzavano nel 1995 o giù di lì.

Solo per quest'ultimo motivo, Oscar Stampella Dronjak e compagni avranno la mia sempiterna stima ma questo non può nascondere il fatto che gli Hammerfall non riescono ad incidere un disco BELLO da tanti, troppissimi anni: come detto, tolti i primi due capolavori, un "Renegade" devastato da una produzione pessima andata a rimediare con un lunghissimo viaggio negli Stati Uniti ed un buonissimo "Crimson Thunder", si arriva al primo toppone clamoroso, quello del 2005 con "Chapter V".

Da quel momento in poi la formazione di Goteborg non ha più saputo sollevarsi e tornare ai fasti di un tempo, alternando delle cose vagamente decenti come "No Sacrifice No Victory", comunque a mio parere ancora insufficiente, ad altre davvero orride come "Thresholds" o "Infected", senza dubbio l'apice negativo della loro carriera, dal quale non si poteva far altro che ripartire, pena il sicuro scioglimento.

Il nuovo "(r)Evolution" l'ho ascoltato a lungo, pieno di speranza, un po' per la copertina, un po' per la produzione benedetta dei Fredman Studios (sì, quelli dei primi due...), un po' per i titoli dei brani, un po' perchè la direzione del disco era annunciata come un ritorno al power (promessa mantenuta, almeno questo) e un po' perchè come detto fare peggio di "Infected" era praticamente impossibile.

"Hector's Hymn" ha illuso come non mai, un brano che gli Hammerfall non componevano da 15 anni almeno, ma purtroppo tutto il seguito non gli va dietro. Bene l'anthemica ed un po' americaneggiante "Live Life Loud", la conclusiva e terremotante "Wildfire", davvero brutti i mid tempos della titletrack, "Evil Incarnate" e di "Rex Inferis", ed un po' anonime quelle a metà disco, tipo "We Won't Back Down" o "Tainted Metal", così come la ballatona "Winter is Coming", assai drammatica ma lontanissima da una "Always Will Be", senza scomodare i capolavori precedenti.

La sufficienza viene globalmente raggiunta ma onestamente ci avevamo sperato in un BEL disco, invece "(r)Evolution" è solo un disco decente, con qualche buono spunto e tanto anonimato.

Quasi un colpo di coda più che il disco della rinascita: il timore che le idee siano terminate da anni e si stia solo raschiando il barile si fa sempre più certezza. Ormai rimane solo da sperare nel fantametal, con Jesper Strömblad che rinsavisce, rientra nella band al posto di Norgren e si rimette a scrivere i brani di fine anni '90.

Sì, come no.
Eppure sta cavolo di "Hector's Hymn"... :(

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 08 set 2014 alle 21:38

premesso che non mi hanno mai convinto..essendo per me un gruppo clone..per il resto concordo in toto col Graz

Inserito il 08 set 2014 alle 18:08

Bushido diventerà un loro cavallo di battaglia neI live show. HA UN TIRO MICIDIALE!

Inserito il 08 set 2014 alle 08:41

Sostanzialmente d'accordo, io salvo anche Origins come pezzo bello e l'ultima fino a meta' ( non sopporto quello scellerato rallentamento nel mezzo). Il resto fa veramente tristezza per una band che come dice il Graz e' stata cosi fondamentale per la rinascita del vero metal.

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