Orphaned Land - Mabool - The Story Of The Three Sons Of Seven (Reissue)

Copertina 9

Info

Anno di uscita:2014
Durata:115 min.
Etichetta:Century Media

Tracklist

  1. BIRTH OF THE THREE (THE UNIFICATION)
  2. OCEAN LAND (THE REVELATION)
  3. THE KISS OF BABYLON (THE SINS)
  4. A’SALK
  5. HALO DIES (THE WRATH OF GOD)
  6. A CALL TO AWAKE (THE QUEST)
  7. BUILDING THE ARK
  8. NORA EL NORA (ENTERING THE ARK)
  9. THE CALM BEFORE THE FLOOD
  10. MABOOL (THE FLOOD)
  11. THE STORM STILL RAGES INSIDE
  12. RAINBOW (THE RESSURECTION)
  13. THE EVIL URGE
  14. A NEVER ENDING WAY
  15. MERCY
  16. THE BELOVED’S CRY
  17. THE ORPHANED’S MEDLEY
  18. THE CALM BEFORE THE FLOOD (REMIX)
  19. BUILDING THE ARK (DEMO VERSION)
  20. THE KISS OF BABYLON (DEMO VERSION)
  21. MERCY (PARADISE LOST COVER)

Line up

  • Kobi Farhi: vocals, narration, chants, growls, vocals (backing), vocals (choirs)
  • Yossi Sassi: guitars, saz, bouzouki, oud, vocals (choirs)
  • Matti Svatizky: guitars
  • Uri Zelcha: bass
  • Eden Rabin: keyboards, piano, vocals (choirs)

Voto medio utenti

Dieci anni sono passati dall'uscita di 'Mabool' e gli Orphaned Land hanno deciso di celebrare la pubblicazione di uno dei loro album fondamentali con un'edizione limitata rimasterizzata ed arricchita di un secondo disco, contenente uno show acustico e l'EP 'Ararat'. Si è senza alcun dubbio davanti ad un capolavoro del progressive oriental-folk, un gradino basilare della scala del metal della prima decade del Millennio, un caposaldo della discografia della band israeliana. 'Mabool' è un concept complesso ed articolato, 'Mabool' è la storia dei tre monoteismi abramitici, 'Mabool' è allegoria e metafora, 'Mabool' è divisione, guerra, rabbia, incomprensione, poesia, devastazione e pace. Quella distruzione portata dal fulcro dell'opera, dal Diluvio Universale, che gli Orphaned Land legano fisicamente all'Ararat, il monte del naufragio biblico dell'Arca, titolo dell'extended play contenuto del secondo disco. Dieci anni come ora si scorge la maturazione del gruppo, un death/black progressive, accuratamente intriso di melodie mediorientali, con un Kobi Farhi straordinario e un comparto strumentistico che si amalgama alla perfezione con i meravigliosi e solenni testi. Dall'affascinate e multiforme opener 'Birth of The Three', all'echeggiante e progressiva 'Ocen Land', passando per l'aggressiva 'The Kiss of Babylon' e la folkloristica 'A'salk', assaporando le squisite note di 'Halo Dies' e 'A Call To Awake', godendo della melodia preparatoria di 'Building The Ark', immergendosi mente e corpo nella stupenda 'Norra El Norra', trangugiando la linfa di 'The Calm Before The Flood' e della classical-death 'Mabool', ci si sente agitati nella tempesta interiore di 'The Storm Still Rages Inside' e alla fine si risorge nella quiete di 'The Rainbow'. 'Mabool' è tutto questo, è ciò che gli Orphaned Land diventeranno con le seguenti uscite, fino al compimento dell'ultimo 'All Is One'. Un disco che lascia senza parole e che si riscopre di giorno in giorno, anche a dieci anni di distanza.

Video di 'Ocean Land'



Video di 'Norra El Norra'

Recensione a cura di Stefano Giorgianni

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