Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2014
Durata:non disponibile
Etichetta:Metal Blade Records

Tracklist

  1. THE RUNES OF HEL
  2. THE TRICKSTER
  3. HIGHLAND REBELLION
  4. REMNANT OF THE PAST
  5. OMMA
  6. THE HERITAGE THRONE
  7. HULDRAN
  8. RISING
  9. TOTAL DESTRUCTION (BONUS TRACK)

Line up

  • Karsten Larsson: Drums
  • Karl Beckmann: Vocals, Guitars
  • Jonas Albrektsson: Bass
  • Lars Tängmark: Guitars

Voto medio utenti

Terzo lavoro per i King of Asgard.
La classica prova del nove che nel caso dei nostri assume una valenza ancora più importante viste le aspettative che, di anno in anno, si incentravano intorno ad un progetto che molti speravano fosse la nuova incarnazione dei grandi Mithotin.
I primi due lavori del gruppo svedese, senza troppi giri di parole, erano stati due "delusioni". Delusioni con virgolette obbligatorie visto il livello elevato di alcuni brani e visto che parliamo pur sempre di musicisti di spessore.
Proprio il nome dei ragazzi coinvolti nel gruppo fa si che, ogni volta, ci si aspetti tanto dai King of Asgard.
"Karg", in questo senso, non fa eccezione.
La novità, piuttosto, la troviamo nel suono, da un lato, e nella qualità dall'altro.
Karl "Kalle" Beckmann e soci compongono, per l'occasione, il loro disco più oscuro.
Spesso lento, quasi sulfureo, certamente epico e battagliero come gli episodi precedenti non lo erano stati (quasi) mai.
Dimenticate in ogni caso i Mithotin: siamo, infatti, in ambiti piuttosto distanti e i brani, con il loro incedere pachidermico, ce lo ricordano più volte.
"Karg" è un album che, in alcuni frangenti, va a sfiorare territori epic/doom senza dimenticare il suo spirito viking e offrendoci una musica bellicosa e, finalmente, convincente.

Non aspettatevi un album facile.
I King of Asgard hanno scelto un approccio complesso e quasi contorto, hanno optato per un suono all'interno del quale è difficile trovare la facile melodia o il ritornello vincente. Al contrario siamo al cospetto di brani duri e ossessivi, sebbene fieri e carichi di pathos.
Certamente qui e la emergono momenti di stanca, ma, più spesso, il suono si fa coinvolgente, le atmosfere vichinghe fino al midollo, i cori, usati con estrema parsimonia, non stucchevoli ma finalmente guerreschi e suggestivi, il guitar work vario e mai statico e l'interpretazione vocale di Kalle sentita e sofferta.
I Bathory sono, senza dubbio, una fonte di ispirazione importante per i King of Asgard così come gli Ereb Altor il gruppo al quale è più facile accostare "Karg", tuttavia i nostri dimostrano di avere una personalità marcata ed un coraggio notevole nell'aver plasmato il loro suono in una dimensione nuova e affascinante.
In conclusione posso dire che "Karg" è il primo grande lavoro di un gruppo che, se non raggiungerà mai i vertici dei più volte citati Mithotin, è, da oggi, un nome importante nel viking metal ed autore di un album intriso di suggestioni e atmosfere pagane come non se ne sentiva da parecchio.
Adesso indossate elmi e spade e sognate battaglie eroiche.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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