Bella rece (come sempre) ma sei stato fin troppo buono Steve! :-) Per come la vedo io, a parte il decente Ballads of a Hangman, è dal 2001 che si arrotolano su loro stessi senza tirare fuori nulla di degno del loro glorioso nome. Non dico che debbano reinventarsi, ma almeno scrivere canzoni che siano ascoltabili ora e riascoltabili con piacere tra qualche tempo, così invece non rimane quasi nulla. Arrivano puntuali a timbrare senza troppa voglia e facendo il minimo trovano la scusa per andare un tour e mantenere in piedi la baracca. Degli impiegati del teutonic power insomma. Di questo nuovo disco salvo giusto Resurrection Day, Season of the Witch e Hell Funeral, il resto lo trovo ridondante, inconcludente o al massimo passabile, e mi brucia parlare così dei becchini...

Meeeeglio di Clash of The Gods, che avevo trovato davvero noioso. Si lascia ascoltare, per me va più che bene. Comunque tra gli ultimissimi non avete citato The Clans Will Rise Again che non era affatto male. Preferisco sempre dei Grave Digger così, anche se di "mestiere", a novità come i Sinbreed.

Ha ha Frankuzzo! L'album, come ho scritto, in fondo non è male, si lascia ascoltare tranquillamente. Manca sempre quel qualcosa...Giorgio VII, hai ragione, anche The Clans non era male, però Ballads era forse migliore...

sarò troppo buono io? ma mi piaciuto molto...sarà perchè pensavo al penultimo (che era brutto brutto)?... ps: solo a me "nothing to believe" ha fatto venire in mente i Savatage? bella

Se Mephys dice che è buono, allora un ascolto glielo do'.

Se Mephys dice che è buono, allora un ascolto glielo do'. oddio,quanta responsabilità! O__o non è che io e te si sia sempre d'accordo...è un buon album dei Grave Digger,ma se conosci la band sai cosa aspettarti...ripeto: decisamente meglio del precedente,ci voleva poco...

Ascoltato e come quasi sempre(Gamma Ray) l'amico mephys aveva ragione. Il disco è veramente ben fatto in linea secondo me con le loro cose migliori(non mi riferisco ai loro 2-3 capolavori di inizio 90) e un 8 se lo meritava tutto e non sono mai stato un fan sfegatato del becchino (più dei Running Wild). Permettetemi anche una piccola considerazione su noi metallari che ci stiamo sempre o quasi a lamentare che è ormai tutto bello e sepolto e non si ascolta più nulla in giro poi una band storica produce un ottimo prodotto e noi lo si critica perchè è sempre il solito metal della solita band, siamo o non siamo gente strana?

Che siamo gente strana non ci piove! :D Supporto i giovani che credo meritevoli come le storiche band che proseguono il loro cammino nel nome del metallo ma i Gave Digger (di cui sono grande fan e possiedo 13 album su 16) è qualche tempo che non mi dicono nulla, ho come la sensazione che stiano facendo canzonette tanto per fare, sento mille auto-citazioni ed una aridità creativa imperante. Magari è tutto mio il problema, può tranquillamente essere :-) Questo Return of The Reaper vale 6/6,5 ma mi lascia veramente poco. La settimana scorsa ho riascoltato Heavy Metal Breakdown, Symphony of Death, Excalibur, Bllads of a Hangman, poi sono passato a questo e... non c'è storia. Se quelli appena citati viaggiano da 8 a 9, il nuovo è ben distante. Poi, se riuscite a trovare del buono e godere anche delle uscite recenti tanto meglio, sono invidioso! (senza ironia eh) :-)

Che siamo gente strana non ci piove! :D...se riuscite a trovare del buono e godere anche delle uscite recenti tanto meglio, sono invidioso! (senza ironia eh) :-) forse il "successo" che "return of the reaper" ha riscontrato nei miei gusti viene dal fatto,che al contrario tuo,io non sia un grandissimo conoscitore dei G.D. ho ascoltato tutti i loro album ma non li conosco benissimo come te e forse questa mia "ignoranza" non mi fa fare grandi confronti con il passato e quindi mi fa dare un giudizio + distaccato a questo album...apprezzandolo per quello che è: un buon album heavy metal ;-)

Ma difatti si gioca tutto là: il disco è buono e ci sono almeno 3 pezzi degni di nota, ma se paragonato, che so, ad Excalibur non tiene. Comunque rispetto per il livello qualitativo medio della band anche in tempi recenti, non comune a gruppi geograficamente e storicamente vicini (dicasi Running Wild).