Nidsang - Into the Womb of Dissolving Flames

Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2014
Durata:42 min.
Etichetta:Pulverised Records

Tracklist

  1. BLACK VOID REVELATIONS
  2. THE GATHERING SHADOWS
  3. THE BURNING BEYOND
  4. LAYIL
  5. VENERATION OF THE FIERY BLOOD
  6. ESCHATONIC CATHARSIS
  7. ABYSMAL ORIGINS

Line up

  • Blodshird: Bass, Guitars
  • Korpr: Drums
  • Amducious: Guitars, Vocals

Voto medio utenti

Vomitati con la cosiddetta "second wave of swedish black metal", i Nidsang tornano sul mercato discografico a ben sei anni di distanza dal precedente EP "Streams of Darkness" con il nuovissimo "Into the Womb of Dissolving Flames" rilasciato tramite Pulverised Records.
L'evoluzione del terzetto di Sundsvall è palese: i sette brani che compongono l'album sono, infatti, più articolati che in passato, arrangiati in modo meticoloso, precisi e quasi chirurgici nel loro incedere.
La cura per i dettagli non ha però ammorbidito la proposta dei Nidsang, anzi.
Il loro è un black metal brutale, assassino e realmente maligno.
Ideale crocevia tra la morbosità dei migliori Funeral Mist e l'assalto dirompente dei Marduk meno controllati, i Nidsang ci offrono un prodotto di altissima qualità, a partire dalla ottima produzione, passando per una tecnica strumentale di rilievo, fino a giungere ad una serie di composizioni pregevolissime nella loro furia iconoclasta.
Sia che il gruppo si "adagi" su momenti rallentati e stentorei, sia che si lasci andare a velocità folli, l'atmosfera resta sempre sulfurea e dannata, non concedendo mai respiro all'ascoltatore e tenendolo costantemente in tensione, in bilico su un abisso che si apre sotto i suoi piedi.
L'essenza del vero black metal sta proprio in dischi come questo "Into the Womb of Dissolving Flames".
Non abbiamo a che fare con inutili orpelli o falsa cattiveria: qui ogni singola nota è scritta ed eseguita con cognizione di causa, ogni assolo di chitarra, uno migliore dell'altro, lacera l'animo per la sua malignità, ogni partitura meno veloce, al posto di dare respiro, ci sprofonda in una inesorabile danza di morte, ogni urlo del singer, che sceglie tonalità alla Mikko Aspa, sembra provenire dal nero più assoluto.
Per tutti i quaranta minuti del disco non ci sono mai cali di tensione o momenti di noia visto che il gruppo ha sempre una idea vincente, una melodia affascinante o un riff distruttivo da piazzare improvviso.
Insomma, i Nidsang sono fieri nel portare il vessillo del metallo nero.
Quello più oscuro e mortale.
Complimenti sinceri.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.