Copertina 6,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2014
Durata:74 min.
Etichetta:Fantai'Zic Productions

Tracklist

  1. PIERRE
  2. THOMAS
  3. JACQUES
  4. BARTHÉLÉMY
  5. MATTHIEU
  6. JUDE
  7. SIMON
  8. ANDRÉ
  9. JEAN
  10. PHILIPPE
  11. JACQUES, FILS D'ALPHÉE
  12. JUDAS

Line up

  • Matthieu Morand: guitars, keyboards, orchestration
  • Alain "Bob" Germonville: vocals
  • Pierre-Yves Marti: bass
  • Thomas Das Neves: drums
  • Laura Kimpe: vocals

Voto medio utenti

Dopo un intervallo durato ben cinque anni, tornano i francesi Akroma e lo fanno nuovamente con un tema a sfondo biblico, dopo il primo disco del 2006 dedicato ai sette peccati capitali (sì, proprio quelli del film "Seven") e dal comeback di tre anni più tardi incentrato sulle dieci piaghe d'Egitto.

Per questo terzo disco avrete già intuito che il tema scelto è quello dell'ultima cena di Gesù Cristo con i suoi dodici apostoli, i cui nomi appunto danno il nome ad ognuno dei dodici brani che compongono questo "La Cène", che più che un disco è una (black) metal opera, che si avvale di ospiti più o meno celebri della scena francese che appunto interpretano gli apostoli; a completare il quadro la soprano Laura Kimpe e l'onnipresente Alain Germonville che con la sua voce alla Dani Filth rappresenta l'ago della bilancia degli Akroma, che o si amano (oddio, forse ho esagerato...si apprezzano) o si odiano.

Già il loro symphonic progressive black metal non è di semplicissima assimilazione, un po' per colpa di un songwriting a volte un po' troppo arzigogolato, un po' per dei suoni a volte troppo poveri per le ambizioni dei nostri, a volte per gli intrinseci limiti del genere, se poi ci aggiungiamo la voce del buon Alain che oltre ad essere stridula è perennemente sugli stessi binari...beh alla fine apprezzare gli Akroma in maniera tout-court risulta davvero arduo.

Ci sono dei brani molto più melodici ed easy listening, (posti stranamente da metà album in poi) come "Simon" che è stato scelto per la realizzazione del video e che vedete in calce a questa recensione, che facilitano l'ascolto, mentre altri decisamente più ostici, ma siamo portati a pensare che questa idea del progressive symphonic black metal, o come diavolo vogliate chiamarlo, non sia propriamente una genialata.

E' un peccato non premiare a dovere un disco che senza dubbio dimostra un gran lavoro alle spalle, una preparazione assai complessa e completa, dei testi sicuramente pensati a lungo (sebbene in francese, quindi per me incomprensibili) ed una struttura che ha richiesto anni di sforzi, ma "La Cène" è un disco per pochi e pazienti ascoltatori, e di sicuro non di valore primario, ma rimane in ogni caso un prodotto interessante per tematiche e sviluppato con buona perizia.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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