Copertina 6

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2004
Durata:25 min.
Etichetta:Candlelight
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. BEHIND THE GOD
  2. OVER THE CEASELLES DYING
  3. PAILS OF BLOOD
  4. EVERYTHING IS A DREAM
  5. FOUL ADDER
  6. THE WORLD'S THROAT
  7. HEADS OF THE INSANE
  8. ONLY WHAT MINE'S TRUE
  9. BAD DADDY
  10. WHEREVER YOU'LL BE
  11. HEAD HELD HIGH
  12. NOTHING CAN STOP PROCREATION

Line up

  • Jaroslw Labieniec: guitars
  • Simon Czech: guitars
  • Michal Pawluc: vocals
  • Wojciech Szymanski: drums
  • Maciej Banaszewski: bass

Voto medio utenti

Quando ricevo un cd proveniente dalla Polonia, le prime due cose che mi vengono in mente sono il death metal dei Vader e il faccione sorridente del Papa. Tralasciando il fatto che il ragazzo dietro alle pelli dei Nyia si chiama Wojciech e non Wojtyla, anche il primo pensiero riguardo allo stile musicale del gruppo non si è rivelato del tutto azzeccato. Sempre di death metal stiamo parlando, ma di quello più caotico e schizofrenico, sempre pronto a sconfinare senza troppi problemi nei territori dell'hardcore. L'album si configura come un'unica lunga canzone di venticinque minuti, in cui i campi di umore sono praticamente rappresentati dagli stacchi tra una traccia e quella successiva. Le composizioni trasmettono un senso di continuità davvero invidiabile, se non fosse che questa compattezza si traduce spesso in mancanza di varietà e di qualche guizzo che possa far emergere un brano dal marasma generale dell'album. Di momenti per tirare il fiato ce ne sono pochissimi, visto che comunque i tempi dell'album sono sempre piuttosto sostenuti: per fortuna che i cinque ragazzi polacchi sono abili ad inserire qualche stacco o break in grado di rendere maggiormente digeribile la loro proposta musicale. Certo, non è un album che consiglierei ad occhi chiusi, ma può comunque rivelarsi una valida sorpresa per chi è già abituato a gustare queste sonorità. Manca un pizzico di genialità, perchè tecnica e songwriting si snodano comunque ad ottimi livelli. Ma il vero problema principale di "Head Held High" è la scarsa durata: venticinque minuti di musica sono un pò pochini per giustificare una spesa che andrà probabilmente a sfiorare la ventina di eurozzi. Va bene che, pensandoci solo qualche secondo, mi vengono in mente capolavori come "Reign In Blood" degli Slayer o "Hatebreeder" dei Children Of Bodom che si aggirano intorno alla mezz'ora di materiale, ma in questi casi si sta parlando di album che hanno scritto la storia della musica metal, e davanti ai quali Head Held High" dei Nyia non può fare altro che abbassare la testa.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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