Unlight - The Katalyst Of The Katharsis

Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2014
Durata:77 min.
Etichetta:War Anthem Records

Tracklist

  1. SIX DARK SUNS
  2. THE KATALYST OF THE KATHARSIS
  3. GRAND NEXION
  4. STRIX INFAUSTUS
  5. THE SEVEN LIBATIONS
  6. TRIANGLE OF MANISFESTATION
  7. PROMETHEAN MIGHT
  8. STAUB UND ASCH
  9. ANTIPOLE DIVINITY
  10. T
  11. LAUDANUM
  12. TEMPHIOTH

Line up

  • Lord Grond : drums
  • Blaspherion : guitars, vocals
  • Ratus : guitars
  • Nefastus : bass

Voto medio utenti

Il sesto album dei tedeschi Unlight ci riconcilia un po’ con quello che è il termine “black metal”, dopo che nel precedente “Sulphurblooded” avevano filtrato oltremodo con influenze thrash, oggigiorno ritornano in carreggiata e si lanciano in un album che, fatta eccezione per “Antipole Divine” con il suo attacco thrash e il refrain gothicheggiante, rivisita un po’ tutta l’evoluzione del black metal della seconda ondata. Ci troviamo così di fronte a dei pezzi diretti e distruttivi sparati in pieno volto, in pieno Marduk style, senza alcuna pietà per l’ignaro ascoltatore ( “Grand Nexion” , “T” o anche “Temphioth” dove i riferimenti al classico black svedese sono più che abbondanti e convincenti) , e altri che invece mostrano una “nuova” ispirazione per la band e una voglia di andare un po’ oltre. Prendete per esempio “Strix Infaustus” un pezzo lento, sofferto, marcio e malato che riesce ad essere diabolico e luciferino grazie ad una costante atmosfera di fondo che sa di zolfo lontano kilometri. “Promethean Might” prosegue su questa strada, con in più alcuni accenni epicheggianti che rendono il pezzo ancor più “sognante” ed evocativo, senza però riuscire a raggiungere il giusto grado di coinvolgimento, come se la band non credesse fino in fondo in questo tipo di sound. “Staub Und Asch” prosegue su questo genere di sound presentando un giusto compromesso tra l’epicità accennata nella già citata “Promethean …” e l’atmosfericità di “Strix …” e verosimilmente ci ritroveremo di fronte ai Watain pre “The Wild Hunt” … Interessante anche l’uso della voce in “Triangle Of Manifestation” dove si preferiscono toni più cupi all’usuale screaming che si ritrova nel resto dell’album e il pezzo ne guadagna in varietà e dinamicità. Gli Unlight del 2014 sono una band matura, consapevole dei propri mezzi e ben direzionata verso una proposta moderna che, non rinnegando affatto il passato, anzi prendendone continuamente spunto e ispirazione, finisce per confezionare un album eterogeneo, per quanto può esserlo un album black, moderatamente melodico e sufficientemente interessante. Difficilmente il grande pubblico estremo si accorgerà di loro, ma “The Katalyst Of The Katharsis” rimarrà comunque un bell’esempio di cosa significa suonare con coerenza, passione e dedizione, per le evoluzioni, i voli pindarici e i “tradimenti musicali” rivolgetevi ad altri. Onesti e sinceri!

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