Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2014
Durata:non disponibile
Etichetta:Secret Entertainment

Tracklist

  1. ANIMAL
  2. CENOBITE
  3. CUM OUT AND PLAY
  4. CUNT KILLER
  5. DRUNKEN EASY NIGHT
  6. DUSTY FORMS
  7. LAND OF THE CLOUDYCATORS
  8. PENNYWIZE
  9. WANDERING
  10. WHEN THE RAIN COMES DOWN

Line up

  • Juha-Matti Kiiskinen: vocals
  • Alarik Valamo: guitar
  • Paavo Pekkonen: guitar
  • Pusa: bass
  • Kimitrix: drums

Voto medio utenti

Questi Cloudycators non zoppicano mica tanto, anzi, vanno dritti come una spada e sembra non avere fine la fucina di talenti proveniente dal nord Europa, qualsiasi sia il genere proposto, queste zone si dimostrano davvero ricche di qualità.
Quella di cui parlerò oggi è una band che esula da quanto tratto solitamente, propone infatti un mix di Him, Aliche in Chains e un groove rock moderno, sullo stile di Kill devil Hill e Adrenaline Mob con una buona psichedelia debitrice dei Monster Magnet.

Canzoni mai troppo pesanti fatte di riff granitici e infarcite di belle melodie e di ritornelli canticchiabili, senza sconfinare nel lato pop/mieloso/radio-friendly riescono a costruire canzoni convincenti, grosse e trascinanti. Mica poco per essere una band al debutto che mostra una padronanza e una determinazione da act consumato. Questi ragazzi di Tempere sanno come scrivere brani che funzionano, scegliere suoni e linee convincenti per trascinare l'ascoltatore all'interno del loro vortice rock con tempi mai troppo rapidi che anzi prediligono andamenti tranquilli e grooveggianti piuttosto che scariche di velocità. La bella e magnetica voce di Juha-Matti Kiiskinen è un mix di rozzo sentimento e romantico rock sanguigno e non disdegna porzioni più energiche degne di un Dave Wyndorf arrabbiato, accostate a falsetti Ville Valo style, magistralmente sostenuti da chitarre acustiche e possenti riff elettrici grossi, pieni, strabordanti che nella fase solista fanno ampio uso di wah wah e flanger. La sezione ritmica evita tempi troppo sostenuti privilegiando un approccio sui lenti/medi mettendo i giusti accenti quando l'energia del brano lo richiede e lasciando che la canzone scorra naturalmente, senza forzare la mano.

Davvero davvero notevoli questi ragazzi che in un campo così inflazionato come quello del modern rock riescono a spiccare per sentimento e capacità, pescando in parte dal rock settantiano riadattato ai giorni nostri, in parte da Soundgarden e Creed senza cadere nell'errore di copiare in modo sterile una proposta ad ampio raggio. Suoni caldi e spessi assicurano un coinvolgimento totale all'interno del disco e, anche se non è il mio genere di riferimento, non posso non rimanere affascinato da quanto proposto da questi giovani finlandesi consigliandone l'ascolto.


Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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