Copertina 6,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2004
Durata:43 min.
Etichetta:Dark Essence
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. 216 / CATACLYSMIC
  2. SUBMISSION EQUALS SUICIDE
  3. THE PULSE OF DECAY
  4. THE ANTICHRIST INSIDE
  5. VENDETTA ASSASSINATION
  6. APOCALYPSE
  7. RAZOR
  8. GENERATION MURDER-RAPE
  9. CYBER ALCHEMIST
  10. EACH DAWN I DIE (MANOWAR COVER)

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

"The Pulse Of Decay" dei norvegesi Hades Almighty in realtà è uscito nel 2001 per la Psycho Bitch Records, ma potendo contare su una promozione e distribuzione pressoché inesistente finì per passare inosservato agli occhi dei più. Ricordo che all'epoca mi era capitato di ascoltare un paio di pezzi (precisamente "The Antichrist Inside" e "Razor") rimanendone colpito in maniera piuttosto positiva... poi non ne ho saputo più niente fino a qualche settimana fa, quando mi sono ritrovato ad ascoltare finalmente l'album completo, impreziosito dall'aggiunta di tre bonus track e di un video. Purtroppo gli anni sono passati e il tempo sembra aver depositato uno strato di polvere anche sulle canzoni che una volta mi erano sembrate interessanti: a dirla tutta, proprio i due pezzi già citati sono gli episodi più piacevoli, mentre il resto dell'album si mantiene su livelli di sufficienza e niente più. Purtroppo nel frattempo i Satyricon hanno sfornato "Volcano", che nelle intenzioni suona piuttosto simile a "The Pulse Of Decay" e che ha trasmesso ai fan del gruppo come me una tale sensazione di tale disgusto da rendere inappetibile anche l'album degli Hades Almighty che ne condivide molte caratteristiche! Musica spesso cadenzata ed oppressiva, attraversata da una vena oscura che non risparmia momenti assolutamente drammatici... Riff taglienti, che a volte si buttano sul thrash e altre volte si accontentano di reggere la ritmica, lasciando alla voce il compito di costruire le canzoni. Con un risultato che si può a malapena definire buono. In chiusura poi potete trovare un episodio piuttosto curioso: la inusuale cover di "Each Dawn I Die", uno dei pezzi più belli dei Manowar. Peccato per quella risatina al posto dell'acuto di Adams, perchè la rivisitazione stava riuscendo piuttosto bene... Insieme a questa strana cover sono presenti anche due pezzi nuovi, che non aggiungono però nulla di inedito a quanto già contenuto nell'album. Insomma, una ristampa che non mi sentirei di definire del tutto riuscita!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.