Dark Funeral - Attera Totus Sanctus (reissue)

Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2013
Durata:76 min.
Etichetta:Century Media Records

Tracklist

  1. KING ANTICHRIST
  2. 666 VOICES INSIDE
  3. ATTERA TOTUS SANCTUS
  4. GODHATE
  5. ATRUM REGINA
  6. ANGEL FLESH IMPALED
  7. FEED ON THE MORTALS
  8. FINAL RITUAL
  9. ATRUM REGINA (INSTRUMENTAL)
  10. OPEN THE GATES (2005 VERSION)
  11. THE ARRIVAL OF SATAN'S EMPIRE (LIVE)
  12. AN APPRENTICE OF SATAN (LIVE)
  13. THE DAWN NO MORE RISES (LIVE)
  14. THE SECRETS OF THE BLACK ARTS (LIVE)
  15. VOBISCUM SATANAS (LIVE)
  16. INEFFABLE KING OF DARKNESS (LIVE)

Line up

  • Emperor Magus Caligula: vocals
  • Matte Modin: drums
  • Chaq Mol: guitars
  • Lord Ahriman: guitars

Voto medio utenti

Credo che ai Dark Funeral vadano ascritte principalmente due colpe: un immobilismo sonoro pressoché assoluto e un esordio fenomenale.
Già: quando acquistai The Secrets of the Black Arts (e lo consumai a furia di ascolti) pronosticai un brillantissimo futuro per il gruppo svedese, che già vedevo proiettato, nel giro di pochi anni, nel gotha del black metal.
Purtroppo, la progressione si è rivelata meno esaltante del previsto: a quel nero germoglio seguirono album feroci, devastanti, compatti, che tuttavia mancavano del quid e dell’atmosfera che il debut elargiva a piene mani.

Al tempo stesso, dopo aver concesso campo ai detrattori, devo altresì rilevare come le critiche si siano rivelate spesso eccessive.
Lo stesso disco che mi accingo ad esaminare, per esempio, venne liquidato da molti con la classica frase:
“Ah! La gente ne parla bene e lo compra perché è dei Dark Funeral: l’avesse composto una band sconosciuta non se lo filerebbe nessuno!”
A mio avviso, è l’esatto opposto: il blackster, notoriamente sospettoso di fronte a fama e riconoscimento commerciale, avrebbe tributato onori ben maggiori a un simile lavoro se fosse stato concepito da un gruppo ignoto e di culto.

Parliamoci chiaro: personalmente non conosco tantissime formazioni in grado di spezzare le reni all’ascoltatore con opener del calibro di King Antichrist, canzone violentissima e malevola al punto giusto. Lo stesso può dirsi di Godhate, altro highlight del platter, che ci investe come una gelida tormenta d’odio.

Per il resto la formula di Attera Totus Sanctus, lo sapete, è la stessa di sempre: riff a cascata, drumming tumultuoso e senza respiro (opera del tentacolare Matte Modin), screaming assassino di Emperor Magus Caligula (in quest’album ancor più estremo del solito), e massicce dosi di Lucifero e anticristianesimo per condimento.
Il tutto procede senza sobbalzi, lo concedo, dal momento che i brani non fanno granché per distinguersi l’uno dall’altro. Se si esclude il classico episodio (che qui prende il nome di Atrum Regina) in cui i tempi si abbassano e il feeling si fa più maestoso, abbiamo a che fare con tre quarti d’ora di incessante devastazione sonora, piacevole ma prevedibile.

Ottimi come sempre i suoni, mentre definirei l’artwork di copertina quantomeno dozzinale. Per giustificare la re-issue, sono state aggiunte otto bonus track, di cui sei live (in Sud America). Ben registrate e ben suonate, ma nulla che possa motivare l’acquisto da parte di chi già possiede la prima versione.

Come detto, dai Dark Funeral sarebbe stato forse lecito attendersi qualcosina di più; non per questo vanno banalizzati i meriti di una band che mette sì sul piatto un po’ di mestiere e pochissima (per non dire alcuna) voglia di mutare un modus operandi ben rodato, ma che garantisce altresì ottime composizioni e colate di puro black metal scandinavo.
L’offerta è chiara, sta a voi decidere se prendere o lasciare.
Io prendo.
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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